Saigon, 2011. Winnie ha vent'anni ed è arrivata in città per insegnare inglese e ritrovare se stessa. Da sempre si è sentita rifiutata negli Stati Uniti, ma si scopre diversa anche nel paese del padre, il Vietnam, per gli ostacoli linguistici e culturali. Saigon diventa non un approdo ma un labirinto in cui perdersi, e Winnie va alla deriva fino alla scomparsa, definitiva e misteriosa. Sulle sue tracce, il fidanzato scopre che il destino di Winnie si lega a quello di Ma, un'adolescente fuggita di casa molti anni prima. E dalle vicende delle due giovani donne si dipanano fili sottili che ricostruiscono l'identità di un paese spezzato, di donne spezzate, dove fantasmi e maledizioni si intrecciano con naturalezza alla vita quotidiana e il passato rinasce nel presente, robusto come le radici dell'albero della gomma. In un puzzle fatto di terre espropriate e corpi posseduti, di spiriti e magia, ma anche di riscatto e amore, fiducia e tenerezza, ecco un romanzo vertiginoso, che ricorda i libri di Murakami ed emana la stessa carica ipnotica dei sogni.