Sembra sempre impossibile finché non viene fatto. La frase di Nelson
Mandela rende l’idea della situazione del mondo della comunicazione
e informazione pubblica nel 2015, quando parlare di utilizzo di social
network e chat per il servizio al cittadino sembrava da “visionari”, un
muro troppo altro da abbattere per il mondo della Pubblica Amministrazione
italiana. In queste pagine troverete una storia, un’idea che
è diventata realtà e che, a suo modo, ha segnato l’inizio di un cambiamento
e di un passaggio culturale nel lavoro quotidiano di giornalisti
e comunicatori e più in generale del rapporto tra enti e aziende
pubbliche e cittadino. È la storia di PA Social, la prima associazione
nazionale dedicata alla comunicazione e informazione digitale, la prima
nel suo genere a livello internazionale.
Una storia che parte nel 2015 e arriva a oggi, con un modello italiano
da sostenere e rendere sempre più la normalità del nostro settore
pubblico. Una storia che ha come protagonisti migliaia di persone
e professionisti in tutta Italia. Un racconto che parte dalla Stazione
Termini di Roma per poi coinvolgere tutto il Paese, tra aneddoti, consigli,
esperienze nazionali e internazionali, buone pratiche, appunti e
obiettivi per il presente e il futuro. Dai primi esempi di comunicazione
digitale alla pandemia, dal percorso per il riconoscimento delle professionalità
del digitale ai nuovi modelli organizzativi del lavoro.
In queste pagine troverete il filo che lega le prime esperienze dei pionieri
dell’utilizzo dei social network per l’utilità del servizio pubblico
all’attualità, l’era matura della comunicazione e informazione digitale.
E proprio l’obiettivo di una matura cultura del digitale è l’elemento
che tiene insieme passato, presente e futuro e rende il lettore consapevole
che “il meglio deve ancora arrivare”.