Non tutti sanno che il Belgio è il Paese con
la più grande varietà di birre prodotte al
mondo. Ne esistono più di un tipo ogni
1000 dei suoi abitanti e quelle dei birrifici
– dai grandi ai più piccoli, dalle abbazie
trappiste ai più antichi al mondo, fino a
nuovi sperimentatori – sono un vero e
proprio universo di tecniche, gusti, paesaggi
da togliere il fiato. I curatori del volume
hanno intrapreso un lungo viaggio in Belgio
alla scoperta di ogni aspetto della cultura
birraria che permea il Paese.
Dopo aver descritto il paesaggio belga con
i suoi campi di frumento e di orzo, i suoi
porti, le importantissime città e la divisione
tra Fiandre e Vallonia, ci si concentrerà sulla
storia evidenziando in particolare gli eventi
che hanno consentito ai birrai belgi di avere
a disposizione spezie provenienti da remote
regioni o di sviluppare una rete di abbazie
dove, nell’isolamento dal resto del mondo, i
monaci hanno selezionato lieviti unici e dato
vita a birre ormai considerate iconiche.
Una volta conosciuta la storia del Paese
ci si potrà focalizzare su quella della
birra chiedendosi quali sia stato il ruolo
dei monasteri, perché i lambic siano
sopravvissuti fino a noi e come e quando
questa bevanda divenuta negli anni Sessanta
e Settanta la bevanda degli anziani sia
tornata in auge.
Il racconto dei birrifici e degli stili birrari
si svilupperà tra i produttori iconici e
quelli che hanno salvato le fermentazioni
spontanee dalla sparizione, tra i secolari
trappisti e i contemporanei.
Ma non soltanto: il viaggio si potrà
percorrere con la lettura o facendo la valigia:
dieci “itinerari birrari” guideranno infatti
passo dopo passo il turista del malto e del
luppolo.