Roma, 1659. Mesi dopo la fine della peste, gli uomini
continuano a morire, ma si vocifera in giro che i
loro cadaveri non si decompongano come dovrebbero.
Hanno le guance rosee e un aspetto a volte migliore
di quando erano in vita. Mormorii infondati
o un’inquietante verità? Le autorità papali incaricano
il magistrato Stefano Bracchi di indagare e condurre
un’inquisitio.
Nelle sue ricerche incappa in Anna, una giovane
ragazza incinta, che cerca il modo per sfuggire
al marito violento. Quando nessuno sembra darle
ascolto – non la madre né tantomeno la Chiesa –, si
rivolge a un gruppo di donne a ovest del Tevere, capitanate
da una specie di strega di nome Girolama.
Sono conosciute per aiutare chi ha bisogno con le
loro pozioni: erbe per prevenire o favorire le gravidanze,
cataplasmi per alleviare i dolori, divinazioni
del futuro. E una speciale Aqua incolore e insapore
che è in grado di avvelenare in modo tanto subdolo
quanto letale.
A Stefano basterà trovare chi produce questo diabolico
composto per risolvere il caso?
L’indagine nel carcere di Tor di Nona gli farà conoscere
l’orrore più profondo, la disperazione, la magia
e il grande potere della solidarietà femminile.
In una città fatta dagli uomini per gli uomini,
non ci sono vie d’uscita facili e solo i più coraggiosi
possono sperare di sopravvivere.