Svezia, 1910. Liv non si sente oppressa solo
dal corsetto che indossa ogni giorno, ma
anche dal matrimonio con l’armatore Sten
Boregard, che la lascia sempre sola per occuparsi
del suo lavoro e addirittura si rifiuta di
accompagnarla al funerale del padre.
Il desiderio di fuggire si rafforza quando incontra
Marlene, un’operaia della fabbrica di
lampade di Karlskrona. Una donna abituata
alla fatica e che, nonostante i momenti difficili
degli ultimi anni e l’emarginazione in cui
vive, riesce a non buttarsi giù e a preoccuparsi
di chi è meno fortunato di lei.
Liv è affascinata dallo spirito di libertà, dalla
resistenza e dalla voglia di fare di Marlene e
le due presto diventano amiche. E così, quando
eredita Rosenhag, una casa nella foresta
con rigogliosi cespugli di rose rampicanti,
nasce un’idea audace: creare un rifugio per
donne in difficoltà. Un’impresa non facile in
un’epoca in cui anche solo indossare un paio
di pantaloni è visto come un oltraggio alla
decenza. Un segreto che potrebbe metterle
in serio pericolo… Ma, in fondo, non è mai
troppo tardi per lottare per la propria indipendenza.
Dopo due anni di assenza dagli scaffali,
Corina Bomann torna con una storia di
amicizia tutta al femminile che ci invita a
non dare per scontato il supporto che le
donne possono, e devono, darsi l’un l’altra.
Perché la solidarietà e la sorellanza sono importanti
tanto quanto l’amore romantico.