Sono bionde, sono giovanissime, e qualcuno le ha lasciate morire dissanguate
sulla riva di un fiume, il corpo nudo esposto in una posa innaturale,
i capelli che ondeggiano sulla superficie dell’acqua. Mentre il commissario
Georg Stadler indaga sull’efferata uccisione di un’adolescente
a Düsseldorf,
che sembra opera di un omicida seriale, la celebre profiler Liz Montario, sua
partner in molte cacce all’uomo, sta tenendo un seminario all’università di
Liverpool per formare le migliori promesse della psicologia criminale. Ed è
proprio la sua allieva più brillante, Zoe Fischer, a riaprire alcuni cold case che
ripercorrono il modus operandi di un famigerato serial killer di trent’anni
prima: Jeremy Dunn, un artista che aveva fatto furore dipingendo quadri
con il proprio sangue. O almeno così sosteneva. Perché in realtà si trattava
del sangue delle sue vittime, giovani donne che lasciava dissanguare lentamente
fino alla morte. Ma Liz ha forti dubbi su questa teoria, anche perché il
“Macellaio” è chiuso in carcere da molti anni. Finché non scopre che Stadler,
a molti chilometri di distanza, sta indagando su un caso del tutto simile: che
si tratti di un emulatore? O c’è qualcosa di più complesso e morboso dietro
la catena di nuovi omicidi? Magari qualcosa che ha a che fare con il misterioso
stalker che da tempo perseguita Liz, lasciandole inquietanti “regali” sulla
soglia della porta?
Siamo alla resa dei conti finale per l’affascinante
coppia di detective Liz Montario
e Georg Stadler.