Bianca Maffei: 33 anni, una laurea in architettura e una passione per i cantieri.
Nonostante lavori in uno studio importante, non perde tempo in riunione
con i capi, ma adora mettersi scarponcini e caschetto e andare dove le gru
lavorano e i carpentieri danno forma allo spazio. Lei riesce a sentire la forma
che la casa prenderà, a vederla quando ancora è fatta di pochi segni tracciati
sul terreno, e questo la rende felice. Fino a che, con la crisi, non capita anche
a lei di essere vittima di una “riorganizzazione”…
Il solo lavoro che riesce a trovare è in un’agenzia
immobiliare fuori città, nel
paesino di Verate. Lascia così Milano per mettersi alle dipendenze del geometra
Volpe, pittoresco individuo dalle cravatte sgargianti e dall’etica discutibile.
Eppure, appena arrivata a Verate, Bianca trova per sé un incantevole
abbaino con vista sul fiume, proprio sopra la mitica Osteria Moretti dove le
oche bianche chiacchierano con gli avventori e basta ascoltare attentamente
per sapere tutto quello che accade in paese.
Sarà proprio lì, all’ombra della plumbago in fiore, che Bianca scoprirà che cosa
cercano davvero le persone, quando “cercano casa”: e quanto pericoloso sia
giocare senza scrupoli con i loro desideri. Armata solo del suo “fiuto” specialissimo,
dovrà fare i conti con monolocali all’apparenza tristissimi, grandi
metrature cui nessuno sembra interessato e con la terribile sensazione di
essere finita in un vicolo cieco. Senza rendersi conto di essere invece partita
per una grande avventura che la condurrà fino alla casa più meravigliosa che
potesse immaginare…