Sono passati quarantasette anni da quando
Alice Waters ha aperto le porte di Chez Panisse, il
''ristorantino francese'' di Berkeley, che ha dato inizio
alla rivoluzione culinaria in America. Animata
dall’amore per le cose semplici e, al tempo stesso, da
un’incessante ricerca della bellezza e dei sapori più
genuini, Alice ha introdotto concetti quali la sostenibilità,
la scelta degli ingredienti, il piacere di cucinare
per gli altri. In Con tutti i miei sensi, l’autrice riflette
sul percorso tortuoso che l’ha portata al numero
1571 di Shattuck Avenue e che, nel 1971, è culminato
nell’apertura del suo locale, oggi icona per gli appassionati
di gastronomia. Ricordando per la prima
volta, con le sue parole, le persone, i luoghi, le circostanze
e i pasti che più l’hanno influenzata nel corso
della vita, Alice delinea il ritratto indimenticabile
di una giovane donna dei sobborghi del New Jersey
che approda nella California del Nord, trovandosi al
centro della nascente controcultura. Presa nel vortice
di tumultuosi eventi politici e di complicate vicende
personali, anche grazie all’esperienza formativa di
un soggiorno in Europa alla fine degli anni Sessanta,
riesce a raffinare la sua estetica, impegnandosi nella
ricerca del sapore perfetto, unico e giusto.
Intervallato da riflessioni sulle porte che si sono
aperte dopo che Chez Panisse ha cambiato il corso
della sua vita e della cultura del cibo in America,
Con tutti i miei sensi trasmette la tranquilla
determinazione e l’incessante entusiasmo che
hanno ispirato l’attivismo di Alice, la sua missione
e la sua creatività. Questa storia di crescita, intima
e vera, seppure improntata alla modestia, ci offre
un’inedita visione della formazione di una ribelle
che ha sommessamente ridefinito il modo di pensare
al cibo di generazioni di chef e di buongustai.