''... Ho due di tutto, anzi tre. Due letti, due armadi, due camere e due orsi, due pigiami, e di tutto tre, anche dai nonni. Voglio un solo paio di pantofole, uno spazzolino da denti, quello con i coccodrilli disegnati e gli altri via nel cestino. Una sola bici con le rotelle e una bambola preferita ché tre preferite non ci possono essere al mondo... ''. Papà e mamma si dividono, e tutto cambia, il mondo è capovolto; in un turbine di emozioni e di paura sembrano sgretolarsi certezze e sicurezze fino a quel momento giudicate indistruttibili: la vita ha una svolta molto dura, sempre, per i bambini, anche nel caso di genitori estremamente responsabili e attenti al loro equilibrio e alla loro serenità. Il tema che l'autrice affronta nel racconto, come sempre in prima persona, può essere il diario di tanti bambini e a loro è dedicato, per aiutarli a vivere la nuova realtà non solo come perdita rabbiosa e doloroso ricordo di ''un'isola che non c'è'', ma anche come crescita, come invito ad affrontare i cambiamenti anche come potenziali promesse e inaspettate sorprese. Ma il libro si rivolge anche ai genitori, perché ascoltino i loro figli per rispondere con le parole giuste e accompagnarli sempre con lo stesso amore. Perché alla fine, forse, il doloroso singhiozzo ''voglio un solo abbraccio con me nel mezzo'' può perfino trasformarsi nel gioioso caos di una grande famiglia allargata: ''... cos'è un fratello ora lo so. Ci sono i gemelli piccolissimi e la sorellina che già ride. E ride a me... Niente e nessuno ci separa, nemmeno le tre case... ''. Premio delle Palme, Città di San Vito dei Normanni 2008, Premio speciale della Giuria. Premio Bordano 2006, Terzo premio.