Il cardinale del dialogo è un appellativo che rende
giustizia all’instancabile spendersi di Carlo Maria
Martini nell’impegno a favore di rapporti con
l’alterità religiosa, declinata nelle sue più varie
versioni: in chiave di rapporti con gli ebrei, il mondo
ebraico e Israele; sul versante ecumenico, con
le diverse chiese cristiane; e su quello interreligioso,
nell’orizzonte dei rapporti con i musulmani, ma
anche con uno sguardo alle grandi religioni orientali.
Negli oltre cento interventi raccolti nel libro, la voce
di Martini si alza limpida sopra il coro di diffidenza
che riempie il nostro quotidiano, mettendo a fuoco
il senso del farsi altro, dell’aprirsi all’accoglienza,
dell’affermare la propria identità partendo dal
confronto e non dalla prevaricazione. Così gli
incontri legati all’ebraismo diventano per lui
fondativi in quanto riconoscimento cristiano delle
proprie radici, e il discorso di sant’Ambrogio del
1990, intitolato “Noi e l’islam”, coglie in anticipo
l’urgenza di fare i conti con il nuovo protagonismo
della religione musulmana su scala mondiale,
all’interno di società sempre più segnate
dal fenomeno del pluralismo religioso.
Una raccolta di interventi in cui il cardinale rende
viva e attuale la riflessione sulla fede, scavando sotto
la superficie delle parole evangeliche per arrivare
fino alla concretezza terrena della vita umana.
Fratelli e sorelle è il quinto volume dell’opera
omnia del Cardinale, la cui pubblicazione è stata
avviata da Bompiani nel 2015 con Le cattedre
dei non credenti, seguito nel 2016 da I Vangeli,
nel 2017 da Giustizia, etica e politica nella città
e nel 2018 da La scuola della Parola.