Eugene Rogan ripercorre la storia degli arabi a partire dalle conquiste ottomane del XVI secolo, attraverso l'imperialismo europeo prima e la Guerra fredda poi, fino all'attuale egemonia americana. Facendo ampio ricorso ai racconti dei testimoni diretti degli avvenimenti narrati, questo libro restituisce la ricchezza di voci differenti - intellettuali e studenti, poeti e politici, protagonisti e comprimari - in un disegno ricco di trame affascinanti. La sconfitta sofferta contro gli ottomani nel 1516 chiuse la lunga e gloriosa esperienza dell'indipendenza: i paesi arabi, dal Medio Oriente al Marocco, entrarono a far parte dell'impero turco e vi restarono fino al 1918. La loro storia precedente (dal VII al XVI secolo) entrò dunque nel mito, diventò leggenda e suscitò il rimpianto per la grandezza perduta, alimentando un bisogno di rivalsa mai sopito. Seguendo l'evoluzione dell'identità araba, Rogan affronta i temi che ancora oggi infiammano la regione: il conflitto israelo-palestinese, l'affermazione dei nazionalismi, il potere economico e politico del petrolio, il rapporto tra Islam e società civile. Un ritratto sfaccettato e suggestivo, un riferimento essenziale per comprendere la storia moderna del mondo arabo e intuirne il futuro.