Un uomo si ferma di fronte alla scuola
che ha frequentato a sedici anni e vede uscire
il ragazzo che è stato, quello che ancora ha
un futuro tutto da immaginare. L’uomo sa che
quel ragazzo è solo, e il suo cammino non sarà
facile. Vorrebbe poterlo aiutare, ma non gli
è concesso. Può però radunare intorno a lui
dei compagni di viaggio che lo guidino, che
lo facciano sentire meno solo, perché i nostri
destini individuali compongono, insieme,
l’unica grande avventura della storia umana.
Ipazia, Giordano Bruno, Anna Achmatova,
Robert Capa, Jean Seberg, Martin Luther King,
Francesca Cabrini sono solo alcuni di questi
compagni, ma ci sono anche personaggi
sorprendenti come Hulk Hogan, Joseph
Goebbels, George Floyd, due giovani italiani
costretti a emigrare... Donne e uomini le cui
storie – a saperle leggere con l’accanimento
del reporter d’inchiesta, con la visione potente
dello scrittore – svelano dinamiche nascoste,
pericolose, e pongono domande ineludibili.
La competizione feroce, la sensazione di essere
ridotti a consumatori manipolati dagli algoritmi,
una propaganda bugiarda e invasiva: davvero
questo è il solo mondo possibile? E perché
quando qualcuno alza la voce per ottenere
giustizia c’è sempre chi insinua che lo faccia per
tornaconto personale, chi lo mette in ridicolo
mostrandone le contraddizioni? No: non occorre
essere santi per lottare. Le contraddizioni,
le debolezze non ci fermano come non hanno
fermato le donne e gli uomini che popolano
queste pagine. Questo libro è una mappa fatta
di storie, che non vogliono insegnarci niente,
tanto meno a non sbagliare. Ma una cosa
la pretendono: aprirci gli occhi.
Al ragazzo fuori da scuola, a tutti i ragazzi
vogliono raccontare come le loro madri,
i loro padri, i loro fratelli maggiori sono caduti
e si sono rialzati. Agli adulti vogliono ancora
scaldare il sangue, restituire la voglia d’indignarsi,
di ritrovare la rabbia giovane.
[Il testo è accompagnato da alcune illustrazioni di Alessandro Baronciani]