I futuristi rappresentano la prima vera avanguardia artistica italiana del Novecento, modello e scintilla di analoghi movimenti in tutta Europa. Punti di forza del gruppo, l'ostilità nei confronti dei canoni tradizionali, la ribellione contro il ''passatismo'', la moderazione, l'equilibrio, contro i valori tutti della borghesia benpensante: una vera rivoluzione culturale perseguita attraverso teorizzazioni e manifesti, ma anche con azioni spettacolari, polemiche violente e atteggiamenti provocatori. Marinetti, Balla, Boccioni, Carrà, Russolo, Severini, Depero furono i principali animatori del gruppo, attivo nell'ambito della pittura ma anche nella poesia, nella musica, nel teatro, nella fotografia e nel cinema. Una tempesta di vitalità eversiva che scosse l'''Italietta'' dal torpore accademico liberando energie che di lì a poco si sarebbero travasate in mille differenti rivoli creativi.