Anno di grazia 1627. Mentre il capitano di ventura
Attilio Arrigoni combatte nelle Fiandre alla testa
dei Tercios spagnoli, sotto il comando del generale
Spinola, a Milano la diciottenne Lucrezia, la donna
che ama da tutta la vita, è stata rinchiusa in convento
dal fratello e sta per prendere i voti. In una disperata
corsa contro il tempo, Attilio, accompagnato
dal fedele amico Massimiliano Bonati e in groppa al
suo Baiardo, affronta un viaggio avventuroso e irto
di pericoli per provare a salvarla da un destino che
non ha scelto. Ma una volta giunto a Milano, la città
del suo cuore, tanto ricca quanto corrotta, scoprirà
che la sua famiglia, colpita dalla crisi finanziaria
spagnola per alcuni investimenti sbagliati, rischia
la rovina. Con l’aiuto
del cugino don Rodrigo, signorotto
del Lago di Como, Attilio cercherà di difendere
il suo amore e di ricostruire la sua fortuna,
architettando un piano rischioso e geniale.
Tra congiure antispagnole, partite di pallacorda,
agguati, tradimenti e duelli all’ultimo sangue, Paglieri,
con una scrittura elegante e calibratissima, ci
regala una narrazione avvincente, che unisce la fedele
ricostruzione storica al gusto per l’avventura e
alle atmosfere tipiche dei romanzi di cappa e spada.
Ma anche un inaspettato prequel dei Promessi Sposi,
narrato dal punto di vista degli Arrigoni, mortali
nemici dei Manzoni. E se il conte Attilio non fosse
stato poi così cattivo?