È una torrida mattinata di luglio, le scuole
sono ormai chiuse e sulle strade semideserte
di Firenze e dintorni è calato un silenzio irreale,
ma Carlo Alberto Marchi, tenace cronista e
instancabile padre-single, continua inesorabilmente
a svegliarsi alle sette e dieci. Non resta
che mettersi in viaggio verso “Gotham City”,
l’avveniristico Palazzo di Giustizia nella periferia
della città – nonché uno dei dieci edifici più
brutti del mondo secondo svariate classifiche
– e andare a caccia di notizie sull’allarmante
ondata di morti per overdose che negli ultimi
mesi ha colpito la città. Un’inchiesta con cui
il direttore del Nuovo sta marcando stretti il
reporter e il suo collega, “l’Artista”, che con la
loro tendenza all’insubordinazione non godono
certo delle sue simpatie... Ma a scombinare
l’agenda di Marchi arriva una notizia che gli fa
subito drizzare le antenne: nella notte, a pochi
passi da Gotham, un ciclista è stato ucciso da
un’auto pirata scomparsa nel nulla. Un banale
incidente? Solo all’apparenza. Perché se si
aggiunge che la vittima era il dirigente americano
di una nota azienda farmaceutica, e che
solo pochi giorni prima era rimasto coinvolto
in una retata in un ambiguo locale del centro,
il caso si fa piuttosto interessante. Molte e intricate
sono le piste che si aprono davanti alle
forze dell’ordine e a chiunque abbia voglia di
vederci chiaro: una lugubre villa dalle finestre
murate, un misterioso iPhone placcato d’oro,
un barbone che forse dice la verità, un pericoloso
boss della malavita… Marchi si troverà
alle prese con l’inchiesta più complessa, torbida
e inquietante della sua carriera.