La complessità del mondo contemporaneo
e la crescente interconnessione dell’umanità richiedono oggi un nuovo modo di raccontare
la realtà. Olga Tokarczuk ci propone in questo libro quasi un manifesto della sua poetica innovativa. Una straordinaria testimonianza dell’attività di scrittrice, che le è valsa il premio Nobel, e dell’anima di attivista impegnata
su numerosi temi sociali e ambientali.
Il tenero narratore è un inno al ruolo cruciale della letteratura. Scrittori e scrittrici occupano una posizione privilegiata: sono esploratori
e artigiani che lavorano con frammenti
della realtà, impegnati a svelarne una portata
più ampia e aperta. Tokarczuk invita a liberarsi dai vincoli del proprio io narrante per abbracciare una voce nuova, che combini l’impersonalità
con una dolce tenerezza. Già, la tenerezza,
che è la forma più modesta di amore eppure
la più potente, perché ci fa rivolgere lo sguardo oltre noi stessi, verso gli altri esseri umani,
gli animali e la natura, nella consapevolezza
di un destino comune. Completano questa raccolta di scritti una riflessione sull’importanza dei traduttori, che nel nostro mondo interconnesso svolgono il compito vitale di far circolare idee
e conoscenza, e un resoconto molto intimo
sul periodo dei lockdown dovuti al Covid, in cui l’autrice condivide paure e speranze per il futuro.