I coniugi Ballandra sono una coppia insolita:
Eulalie ha la pelle rosea e vanta antiche
origini vichinghe, Jean-Pierre invece
discende da un africano. Nella vita si dedicano
alla coltivazione di magnifici fiori, in
particolare la rosa Cayenne e la rosa Tété
Négresse. Non sono mai riusciti ad avere
figli, per cui, quando una domenica di Pasqua
trovano nel capanno del loro giardino
un neonato, lo interpretano come un dono
del cielo.
Forse però quel bambino cela dentro di sé
un mistero: Pascal è infatti un mulatto dalla
bellezza ultraterrena, con i capelli lisci e
neri e gli occhi di un grigio-verde che ricorda
il mare. Nel tempo gli vengono attribuiti
vari prodigi, tanto che intorno a lui si
raccoglie un gruppo di appassionati discepoli.
Il dubbio però serpeggia: figlio di Dio
o impostore? Pascal stesso è dominato da
una sola ossessione: scoprire le proprie misteriose
origini. Cominciano così le sue peregrinazioni
tra la Guadalupa, New York e
le favelas, in un mondo intriso di realismo
magico e dominato dalle disuguaglianze,
sulle tracce di quel padre, Corazón, che è
destinato a non incontrare mai. Ma chi è
allora Pascal? E qual è la sua missione?
Maryse Condé, vincitrice nel 2018 del Premio
Nobel Alternativo, con l’ultimo romanzo,
dettato parola per parola a causa
della malattia, ci consegna il suo testamento
spirituale: la parabola di un messia
contemporaneo e il suo viaggio per conoscere
il cuore degli uomini, che solo l’amore
può salvare.