La famiglia Briscoe è un grande albero dai rami
frastagliati che ha radici profonde a Olympus,
Texas: il patriarca Peter ha avuto sei figli da tre
donne diverse, una delle quali è sua moglie June,
che alleva bestiame e culla annosi risentimenti
eppure non ha mai smesso di amarlo e gli è rimasta
fedele nonostante. Poi i figli: quando il primogenito
March, rissoso fin da bambino, torna a casa
dopo due anni di esilio – ha avuto una storia
con Vera, l’incantevole, confusa moglie del
fratello Hap – non è la riconciliazione che porta
con sé, ma scintille pronte a innescare nuovi
conflitti. Intanto Arlo, musicista errabondo
dalla nera anima rock, sente che lo straordinario
legame con la gemella Artie si sta incrinando,
perché lei si è innamorata e forse non vorrà più
seguirlo on the road. Tutti a Olympus seguono
come uno spettacolo il crescendo di tensione
destinato a esplodere in una settimana lunga
come un anno, che vedrà saltare tutti gli equilibri.
Feroci scambi di battute e risse da saloon, funerali
e barbecue, vitelli da marchiare e veterinari
affascinanti, vecchie verità e nuove bugie:
in questo vivido romanzo d’esordio il mito greco
scende dall’Olimpo per prendere la forma
di una moderna saga familiare in cui l’amore
vince tutto. Vince perché distrugge come un fuoco,
e come un fuoco – forse – purifica.