È una fredda notte di febbraio del 1943 quando
la famiglia Brilleslijper arriva all’Alto Nido, una
villa nascosta nel bosco poco fuori dal villaggio
di Nardeen, a est di Amsterdam. È al riparo
delle sue mura che le giovani sorelle Brilleslijper,
Lien e Janny, organizzeranno una delle
operazioni di salvataggio più audaci della
resistenza olandese all’occupazione nazista,
proprio sotto il naso dei leader dell’NSB,
il Movimento nazionalsocialista olandese, che
abitano a poche centinaia di metri dalla grande
casa. L’Alto Nido diventa infatti il nascondiglio
per decine di ebrei clandestini, che là trovano
non solo un posto sicuro dove vivere ma anche
il calore di una famiglia allargata e la vitalità
di una comune di artisti: mentre la guerra
infuria, la villa si riempie di gioia di vivere
e della musica che Lien e i suoi ospiti
compongono e suonano tra le risate dei bambini.
A giugno del 1944 però la sicurezza dell’Alto
Nido viene compromessa. Lien e Janny sono
arrestate insieme alle loro famiglie e portate
nel campo di concentramento di Westerbork.
È lì che incontrano Anne e Margot Frank,
con cui verranno deportate ad Auschwitz
e poi a Bergen-Belsen, dove Janny e Lien, che
saranno fra i pochissimi a sopravvivere all’inferno
dei campi e a fare ritorno ad Amsterdam,
si prenderanno cura delle sorelle Frank nei loro
ultimi giorni di vita.