Questa storia nasce da un appuntamento
mancato. Marianne, trent’anni, giornalista
culturale, ha finalmente ottenuto un’intervista
con un celebre scrittore, che accetta di incontrarla
in una variopinta bettola parigina.
Ma dopo dieci minuti il capriccioso autore la
pianta in asso, lasciandola con due frasi sul
suo blocco per gli appunti, e una delusione da
annegare con qualche bicchiere. Finché nel
locale non entra Virgile, luminoso e vitale,
catturando l’attenzione di tutti. Si siede accanto
a Marianne e subito le risolleva l’umore
raccontandole la sua singolare storia di architetto
di giardini. E d’un tratto una scintilla si
accende: per entrambi è amore a prima vista,
quell’attrazione magnetica che capita una volta
sola nella vita. Eppure Virgile è gay e non
ha mai amato una donna prima d’ora. I suoi
amici sono convinti che sia un fuoco di paglia,
e la stessa Marianne, che non ha mai avuto
pregiudizi, teme la vita libera e le numerose
frequentazioni di Virgile, tanto più che la sua
famiglia le sconsiglia di imbarcarsi in questa
assurda avventura. Ma il loro amore li inonda
di una travolgente gioia di vivere, mai provata
prima: i due si prendono, si lasciano, si tradiscono,
eppure tornano sempre insieme, sognando
addirittura di avere un figlio. Finché
un evento tragico rischia di spazzare via tutte
le loro speranze…
Struggente e profonda: una storia d’amore
diversa eppure così simile a tutte le altre, che
esplora la passione e la maternità al di fuori
di ogni norma tradizionale.