È tempo di vacanze. Henrik e Nora hanno deciso di
andare in Svezia, nella vecchia baita di famiglia, con
Fynn, il figlio di cinque anni. Tutto è rimasto come
nei ricordi d’infanzia di Henrik: la casa di legno rossa
con le finestre bianche, il prato, il laghetto che splende
al sole. Sembra di trovarsi in una fiaba di Astrid
Lindgren. Eppure, nonostante la proprietà si trovi ai
margini dell’ultima zona selvaggia d’Europa, in una
foresta così grande da camminare per ore senza incontrare
anima viva, sembra che qualcuno ci abbia
vissuto di recente. E che li stia spiando…
Molto presto, quella che doveva essere un’estate idilliaca
si trasforma in un incubo: nei dintorni viene
ritrovato lo scheletro di un bambino e subito dopo
Fynn scompare.
Mentre i suoi genitori si lasciano prendere dai sensi
di colpa, la polizia, con l’aiuto della studiosa di botanica
forense Rosa Lundqvist, si chiede se esista un
collegamento tra i due casi. E quali misteri si celino
nel folto del bosco, dove una vecchia casa sull’albero
resiste allo scorrere del tempo…
Nuvole basse e pesanti che si insinuano tra le fronde,
acqua ghiacciata e vento che sferza le onde. Un
romanzo che ha il respiro della natura selvaggia e il
passo della crudeltà umana.
Oscuro, inaspettato e assolutamente avvincente!