Lillängen, notte del 31 dicembre. La neve fiocca lenta
sulla città ancora addormentata dopo i festeggiamenti,
quando la polizia si trova davanti uno spettacolo
agghiacciante e inspiegabile: sul fondo della piscina
vuota di un’isolata villetta, tra i frantumi del vetro di
copertura, giacciono due corpi nudi, avvinghiati in
una pozza di sangue.
Solo poche ore prima, Lisa e Mikael Kjellvander
sono immersi nei preparativi per la serata più attesa
dell’anno. La figlia Ebba, diciassettenne, ha invitato
il fidanzato Marlon, un ragazzo ombroso, sempre
vestito di nero, appassionato di musica. Sarà l’occasione
per i genitori di entrambi di conoscersi e per lei
di vivere un momento magico: dopo la cena, andrà
a una festa e finalmente farà l’amore con lui. Tutto
deve essere perfetto. Ebba ha indossato un abito meraviglioso,
la tavola è imbandita, i calici stanno per
essere riempiti di vino. Mancano solo gli ospiti. Ma
quando suona il campanello e Lisa e Mikael vanno
ad aprire la porta, quelli che si ritrovano davanti non
sono affatto due sconosciuti.
In un crescendo scandito dal susseguirsi delle portate
– dall’aperitivo al dolce – il loro oscuro passato
comune tornerà a galla: uno stillicidio di rivelazioni
che culminerà in un finale inaspettato.
Con una narrazione intrisa di ironia tragica, Martin
Österdahl compone un thriller claustrofobico
e incentrato sui chiaroscuri psicologici dei protagonisti.
Un romanzo dal ritmo martellante, che si
legge in una sola notte.