Nelle acque del Grande Verde sorge un’isola dominata
da un antichissimo popolo: Sherden. Qui Arvara,
sacerdotessa nelle cui vene scorre il sangue delle
janas, le donne immortali che per prime hanno abitato
queste terre, ha il dono di leggere nel futuro. E la
profezia che annuncia è catastrofica: tre eventi rovinosi
cancelleranno per sempre la civilità shardana.
Parole ineluttabili, che fanno serpeggiare il panico
tra le città del Nord e del Sud, spingendole le une contro
le altre.
Dopo l’avvento dell’Onda che sommerge l’isola,
la
prima parte della profezia è compiuta. Adesso ciò che
scatena l’angoscia è la minaccia del “secondo nemico”,
la conquista di Sherden da parte di uno straniero
e della sua gente. Ma chi è davvero questo straniero?
Uno di quelli che abitano l’isola, e contro cui la setta
dei credenti, spinta da un odio cieco, sta ingaggiando
una violenta epurazione? O forse qualcuno che arriverà
da fuori?
Cinque punti di vista, cinque personaggi di cui seguiamo
il destino, e le cui storie finiscono inesorabilmente
per intrecciarsi: Arvara, discendente della Profetizzante;
Jabari, giovanissimo straniero esiliato;
Felìtzi, maledetta dal tocco mortale di una delle cogas,
creature malvagie e portatrici di sventura; Brennar,
fratello del cabu al governo del Nord; infine, Thaeni,
la guida della Resistenza, pronta a tutto pur di difendere
il diritto degli stranieri ad abitare l’isola.
La struttura e le atmosfere del Trono di Spade si fondono
con gli elementi del folklore sardo, nel primo
capitolo di una trilogia fantasy in cui la storia antica
funge da ispirazione per creare un universo unico.