Novembre 1943. Tra nubi di vapore il treno da Cracovia si ferma cigolando
nella stazione di Auschwitz. Trasferito dal fronte russo a causa di una ferita
alla gamba, l’ufficiale delle SS Paul Meissner dovrà occuparsi dell’amministrazione
dei campi di concentramento. In particolare, dalle altissime gerarchie
del Reich è arrivato l’ordine di alzare il morale delle SS con attività
ludiche ma nello stesso tempo edificanti. Meissner decide così di fondare un
club degli scacchi dove gli ufficiali possano sfidarsi. Finché nel campo inizia
a serpeggiare una voce: tra i prigionieri c’è un ebreo francese, un certo Emil
Clément detto “l’Orologiaio”, che a scacchi è sostanzialmente imbattibile. In
una spirale di orrore e sadismo, Clément è costretto alla sfida più pericolosa
e terribile di sempre: giocare contro le SS mentre in palio c’è la vita o la morte
di altri prigionieri. Vent’anni dopo, ormai scrittore di successo, Clément partecipa
a un torneo di scacchi ad Amsterdam. Non può sapere che proprio in
quella città la sua strada si incrocerà di nuovo con quella di Meissner. Cosa ci
fa lì? E che cosa vuole ancora da lui?
Una straordinaria storia di amicizia e redenzione, che apre uno spiraglio di
luce in uno dei periodi più bui dell’umanità.