È l’ennesima notte travagliata per il commissario Casabona, in ferie da una
decina di giorni nella sua casa sulle colline di Valdenza: da quando la moglie
Francesca lo ha lasciato, il sonno stenta ad arrivare e solo con qualche bicchiere
di rhum riesce ad annegare l’insonnia. Ma alle sei del mattino il suono
del campanello lo risveglia brutalmente. Chi può essere a quell’ora? Di certo
il commissario non immagina che di lì a poco irromperanno gli agenti della
sua squadra insieme a Mauro Crisanti, che dirige la Criminalpol di Firenze.
Con un mandato di perquisizione. Come è possibile? Di cosa è sospettato?
Un’occhiata furtiva al verbale gli rivela la più infamante delle accuse: omicidio.
È il momento di agire: così, mentre gli agenti perlustrano le altre stanze,
Casabona si cala dalla finestra della camera prima che possano arrestarlo.
Quando apprende che la vittima è il dottor Marco Romoli, l’uomo che gli ha
portato via l’amore di sua moglie, diventa evidente che qualcuno sta cercando
di incastrarlo. Inizia così una fuga rocambolesca per salvare se stesso e il
suo onore, che lo porterà fino a Napoli, dove un vecchio boss lo metterà sulle
tracce di una fitta rete di rapporti con la camorra. Ma può davvero fidarsi delle
sue rivelazioni? E c’è ancora qualcuno dalla sua parte tra gli uomini della sua
squadra? Per ottenere di nuovo la libertà dovrà attraversare lande desolate,
popolate da maschere e falsi amici, e sarà costretto a smontare, pezzo per
pezzo, la macchina del fango che si è messa in moto e che vuole stritolarlo,
fino ad arrivare al grande puparo che vi si nasconde dietro.