Carlo Vento, commissario di polizia
a Bologna. Ama la buona
cucina e le canzoni che hanno
almeno trent’anni. Odia il mare e gli
investigatori delle serie tv, che risolvono
le indagini riflettendo sotto la doccia
e hanno bellissime ex pronte a consolarli.
Lui, invece, può contare solo su
sua sorella Paola, splendida e irrequieta,
che per anni ha tenuto una trasmissione
musicale in una radio locale e poi
si è fatta suora. Clarissa di clausura,
ma decisamente anomala. Paola non
disdegna l’improperio, il costume a due
pezzi, e ogni settimana esce di nascosto
dal convento per andare a cena da lui.
Un giorno Paola si accorge che in chiesa,
nel “Libro delle Grazie”, qualcuno
supplica Santa Caterina di far morire
delle persone. Nelle stesse ore, a Carlo
viene affidato il caso della sparizione di
una quindicenne. Come se non bastasse,
in uno stabilimento balneare di
Cervia viene rinvenuto un cadavere.
Vento è costretto a partire per l’odiata
riviera romagnola, e Paola non ha intenzione
di lasciarlo solo. L’estate si
annuncia caldissima. Se il vostro osservatorio
sul mondo è un commissariato
o un confessionale, presto vi sarà chiaro
che non è mai l’assassino il personaggio
più inquietante: proprio come
al suo commissario, anche a Cristiano
Governa le regole del giallo classico
stanno strette e tra le pagine di questo
noir nasconde un caustico reportage
sulla riviera adriatica, una meditazione
sugli amori impossibili, l’incessante ricerca
di una fede, di una misteriosa
“intimità con il creato” che ci tenga vivi
anche quando non c’è più nulla in
cui sperare.