Da dodici anni alcuni anziani scompaiono di notte,
senza lasciare traccia, tutti nello stesso modo: escono
da Villa Imperiale, la sfarzosa casa di riposo sul Passo
della Mendola dove sono ospiti, abbandonano i
propri indumenti ai margini del bosco e si inoltrano
nel buio richiamati da una voce… o almeno così riferiscono
alle autorità gli amici e i parenti dei dispersi.
Ogni due anni puntualmente la storia si ripete, senza
che gli inquirenti riescano a venirne a capo.
Mentre in paese si mormora che lassù c’è qualcosa
di sovrannaturale per il susseguirsi di eventi inspiegabili,
a far luce sul caso viene chiamato il professor
Piero Montecchi. Fascinoso, ironico, innamorato
della scienza e di una moglie perduta, Montecchi
è docente di Neuroscienze forensi all’Università di
Verona e membro del CICAP, l’ente che controlla le
affermazioni sul paranormale.
Tra foreste silenziose, presenze inquietanti e un antico
fatto di sangue che ha sconvolto per sempre il
villaggio, lo scettico professore dovrà sciogliere i
nodi di una vicenda che sembra trascendere i limiti
della razionalità. Perché nessuno meglio di lui sa che
l’enigma più contorto non è l’occulto, bensì la mente
umana.
Un mistero impossibile, macchiato dall’ombra di
presenze oscure. Un meccanismo narrativo perfetto.
Un nuovo grande protagonista del giallo
italiano.