Nell’immensa bibliografia su Leonardo a livello
mondiale, mancava del tutto una biografia completa
e affidabile del genio di Vinci. Carlo Vecce
colma questa lacuna sulla base delle ricerche
più aggiornate, scrivendo il primo racconto della
vita di Leonardo tracciato quasi giorno per giorno.
I dettagli anche minimi, e finora trascurati,
che riguardano i suoi manoscritti e la sua opera
grafica e figurativa, aprono nuove prospettive.
La voce dei suoi contemporanei è fatta di vita e
di sangue, di ricordi che appartengono a chi l’ha
conosciuto di persona o ha almeno registrato
quel che ha sentito dire di lui: sono documenti,
carte dei suoi familiari, contratti, lettere, cronache,
dichiarazioni fiscali, denunce e processi,
relazioni degli ambasciatori, taccuini di artisti e
ingegneri, lodi di poeti, cortigiani e segretari dei
potenti. Carlo Vecce vi aggiunge la voce stessa
di Leonardo, fatta di parole e di immagini. Le
parole, che scorrono nella scrittura quotidiana
di migliaia di pagine in quaderni, taccuini, fogli
sciolti; e le immagini, che si fissano in altre migliaia
di disegni, schizzi, grafici e in pochi sublimi
dipinti. Forse è la più grande delle invenzioni di
Leonardo, una forma di comunicazione globale,
straordinaria nella sua modernità.
Tra oralità e scrittura, parola e immagine Leonardo
cerca di catturare e rappresentare la
varietà, la mobilità, l’impermanenza della natura,
della quantità continua in perpetuo divenire.
Una scrittura infinita, aperta, libera, senza
gerarchie. Una scrittura “futura”, una sfida al
tempo e alla morte. Un’opera immensa, proiezione
di una mente prodigiosa che, libera da ogni
schema e pregiudizio, lascia aperta ogni possibilità.
Un canto di libertà.