Stoccolma, 1913. Dall’ultimo violento litigio
con i genitori a Natale, Agneta ha chiuso ogni
rapporto con la famiglia di origine, rinunciando
al titolo nobiliare di contessa di Löwenhof e
trasferendosi in un piccolo appartamento nel
quartiere studentesco della capitale. A venticinque
anni, il suo sogno non è certo sposarsi
con un buon partito, ma studiare per diventare
pittrice, lottare per il diritto di voto insieme
alle amiche femministe e, soprattutto, vivere
liberamente le sue passioni, compresa quella
per Michael, aspirante avvocato. Finché una
mattina un telegramma le porta una notizia
destinata a cambiare completamente la sua
vita: il padre e il fratello sono rimasti coinvolti
in un incendio, e la madre le chiede di
tornare subito a Löwenhof. Inaspettatamente,
i verdi prati, i boschi imponenti, i recinti dei
cavalli e la bianca villa padronale suscitano
in lei una strana malinconia. Ancora non sa
che la situazione è più grave del previsto e che
sarà posta di fronte a una scelta: prendere la
guida della tenuta o continuare a inseguire i
suoi sogni di libertà. Dilaniata dal dubbio che
l’incendio sia stato doloso, tormentata dalla
madre che vorrebbe vederla sposata con un
aristocratico, Agneta troverà sostegno solo in
Max, il giovane amministratore delle scuderie
da cui si sente pericolosamente attratta…