La ''Metafisica'' è certamente l'opera più famosa di Aristotele e uno dei vertici del pensiero greco. Si tratta degli appunti che Aristotele preparava per le sue lezioni all'interno del Peripato. Lo Stagirita pone qui, per la prima volta in un modo sistematico, i problemi fondamentali sull'essere e sul perché del divenire ricercandone le cause e i principi primi. Vengono così fondati i concetti di ''essere'', ''sostanza'', ''sinolo'' (struttura ilemorfica del sensibile), ''accidente'', ''categoria'', ''materia'', ''forma'', ''atto'', ''Dio'' come pensiero di pensiero, che costituiranno la base di ogni speculazione successiva. Se la filosofia inizia con la ''meraviglia'' è perché non ha altro fine che la pura contemplazione della verità: questo è lo scopo ultimo di ogni ricerca dell'uomo. Quest'edizione - curata da Giovanni Reale, uno dei maggiori esperti di Aristotele a livello italiano e internazionale - si distingue per il rigore scientifico e per la qualità degli strumenti utilizzati. La traduzione, fedele al testo greco, propone una terminologia moderna e una scansione ben articolata dei vari paragrafi, grazie anche alla novità delle intitolazioni. Le ''note al testo'', brevi ed essenziali, rispondono all'esigenza di chiarire i passi più controversi e difficili. Preziosi risultano gli apparati finali: sono raccolti in sintesi i contenuti per libro e per capitolo della ''Metafisica''. Il volume, infine, è arricchito da una ''bibliografia'' sistematica che raccoglie gli studi più importanti sulla ''Metafisica'' degli ultimi trent'anni. Il testo greco a fronte riproduce, con alcune variazioni, la maggiore edizione critica di riferimento (W.D. Ross), conservandone la struttura di riga e la numerazione.