Capolavoro della letteratura distopica,
Millenovecentoottantaquattro è la spaventosa
visione di un mondo dominato da regimi totalitari
e carico di foschi presagi. Scritto a pochi anni
dalla fine della seconda guerra mondiale, narra
di un occidente grigio, oppresso dall’ideologia
propagata dal Partito EngSoc, il cui leader
infallibile e onnisciente è Big Brother.
Winston Smith lavora per il Ministero della Verità
a Londra: ogni giorno censura libri e articoli
di giornale, modifica la memoria storica
e impoverisce la lingua. È vittima e ingranaggio
di questa mostruosa società nella quale non
c’è spazio per il libero pensiero e tutti sono
controllati da una tecnologia che invade ogni
aspetto dell’esistenza. Quello che Winston non
ha previsto è l’irrompere dell’amore nella sua vita:
amore che avrà l’effetto deflagrante di una bomba
in grado di spazzar via menzogne e indifferenza.
Winston deve nascondere i sentimenti che prova
per Julia perché il sentimento è bandito e avversato
dal sistema, però comincia a desiderare un’altra vita
possibile e a pretenderla a qualunque costo.
Ma Big Brother non tollera nessuna forma
di autonomia o dissenso, ed è pronto a prevalere
con metodi scientifici e inesorabili. Un romanzo
che ha ispirato generazioni di scrittori e lettori,
entrato in profondità nella cultura popolare
e da riscoprire in questa originalissima traduzione
di Vincenzo Latronico.