Una Napoli spezzata in due. Lo splendore
del mare, dello spazio aperto, dei vicoli di piperno che resistono all’arsura e alle tempeste
ogni stagione più violente, e poi l’ombra
della rabbia che si allunga dalle crepe di
mille periferie. Eva, trentenne della Terra
dei Fuochi, ci vive da sempre. Abita in un
monolocale fatiscente, lavora in un centro
scommesse e gira di notte, in cerca di guai,
nei luoghi più malfamati. Eppure era nata
speciale. Da bambina era incredibilmente
agile e la chiamavano Minerva, come il petardo
che si faceva esplodere nel pugno senza
ferirsi. A undici anni, a causa della sua
esuberanza, aveva avuto un incidente. Era
sopravvissuta grazie alle sue abilità sovrannaturali
che, negli anni successivi, erano
cresciute ancora mentre entrambi i genitori
morivano di cancro. Non si è mai data pace.
Bloccata in un degrado psicofisico, si incolpa
di averli uccisi lei, con le sue anomalie, e
poi cerca un altro colpevole: la camorra, che,
nella zona dov’è cresciuta, ha interrato sostanze
di ogni tipo. Disturbata e dolente, Eva
si sente fragile e indegna delle sue capacità,
incapace di amare, ma pronta alla guerra.
Solo attraverso un percorso duro e salvifico,
costretta a guardarsi dentro, Eva troverà le
forze per prendere il suo posto in un mondo
straziato dall’ingiustizia e sull’orlo della catastrofe
ecologica.