Quando, ogni notte, ci addormentiamo, è come
se entrassimo in una fase di non-esistenza: eppure nel sonno i nostri neuroni sono attivi. E proprio
da quella massa di cellule grigie a ogni risveglio risorge qualcosa di stupefacente: la nostra coscienza. Perché dormiamo? Come nasce
il nostro io cosciente? E di che cosa sono fatti
i sogni? Affascinati da questi interrogativi, Salvatore e Peppe vivono insieme gli anni del liceo e dell’università, poi però i loro destini si dividono: Peppe rimane a Napoli dai suoi, passa le giornate sui social e non riesce a trovare lavoro. Salvatore, invece, approda negli Stati Uniti, al prestigioso Neuroscience Institute of Consciousness
and Sleep. Il NICS è popolato da giovani venuti da tutto il mondo per studiare la mente umana
ed è in corsa per il Nobel grazie alle sue scoperte riguardo al sonno tra cui quella, ancora segreta, del Neurosleeper: un elettrodo che consente
di addormentare a turno i due emisferi del cervello in modo che non sia più necessario dormire. Rosalyn, per esempio, la geniale irlandese dagli occhi verdi, se lo è fatto impiantare, e ora alterna dodici ore al giorno di assoluta efficienza ad altre dodici in cui può esprimere la parte più creativa
e pulsionale di sé. E il prossimo potrebbe essere proprio Salvatore...
Con la precisione dello studioso e la sbrigliata fantasia del giovane scrittore, Giuseppe
de Alteriis dà vita a un romanzo sorprendente, che ci guida attraverso grandi interrogativi, ci racconta la ricerca scientifica e le nefaste conseguenze del “publish or perish”, riflette sul ruolo delle donne nel mondo accademico e al tempo stesso ci conduce in una rutilante avventura tra Napoli e gli States, e nei suoi protagonisti incarna le speranze, le paure, i sogni della Gen Z, cresciuta nel mondo digitale ma profondamente desiderosa di rimanere umana. Un romanzo freschissimo, scritto con
lo stile franto di chi non ha più tempo, un inno d’amore per la scienza e al tempo stesso un’indagine appassionata sulla materia di cui
sono fatti i sogni.