Queste pagine a tinte forti e colori pastello,
ricche di Spiriti buoni e malvagi, di Yin e
Yang, di legge e tortura, risvegliano l’interesse
per il mitico regno sigillato dietro la
Grande Muraglia. Come catapultati in un
dipinto di Giuseppe Castiglione, missionario
gesuita e pittore di corte nella Pechino di
Qianlong, facciamo un viaggio nella Storia,
tra gli usi e i costumi cinesi, alla scoperta del
ruolo di eunuchi, concubine e Mandarini.
Con Pechino Imperiale Adriano Màdaro, in
veste di esploratore, ha il privilegio di visitare
la Capitale Celeste del XVIII secolo, laddove
pochi furono gli stranieri ammessi ad ammirare
qualche squarcio della “Città Ideale”,
concepita come “il riflesso del Cielo”, mappa
divina donata dal Tao.
È l’epoca del suo massimo splendore, sotto il
regno di Qianlong (1735-1796), imperatore il
cui nome profeticamente significa “Èra della
Forte Prosperità”. Dopo oltre vent’anni di
rigorose ricerche, l’autore propone una ricostruzione
dettagliata della vita all’interno
dei “quattro quadrati”: dalla Città Proibita
alla Città Imperiale, dalla Città Cinese a
tutto ciò che stava oltre le imponenti mura
tartare. Accompagna il lettore, passo dopo
passo, alla scoperta dei significati nascosti,
dei numeri magici e dei dettagli architettonici
della capitale imperiale.