Una ragazza americana a Napoli, ma non
una delle tante. Heddi, studentessa di glottologia
all'Istituto Universitario Orientale,
non è venuta per un rapido giro nel folclore,
ma per un'immersione che la porta
ad avere della città, della lingua, del dialetto
una conoscenza profonda, impressionante,
che nasce dall'empatia, da un
bisogno di radicamento e dall'entusiasmo
della giovinezza.
Con una colorata tribù di studenti fuorisede
e fuoricorso Heddi vive ai Quartieri
Spagnoli, dove la vita nelle case antiche
costa poco, si abita su piani pericolanti che
sembrano calpestarsi l'un l’altro, in fuga
dalla folla e dai vicoli inestricabili, costruzioni
affastellate che sbucano aprendosi
sul cielo e sul vulcano, in balconi e terrazzi
dove è bello affacciarsi a rabbrividire, fumare
e discutere.
Questo romanzo, scritto in un italiano
letterario di rara bellezza, tanto più sorprendente
considerando che l'autrice è di
madrelingua inglese, è una doppia storia
d'amore: per una città e per un giovane
uomo. Pietro è studente di geologia, figlio
di una famiglia contadina della provincia
di Avellino, gente avvinta alla terra
da un legame ostinato, arcaico. A Napoli,
benché il suo paese sia distante solo
cento chilometri, Pietro è straniero tanto
quanto Heddi.
Il coinvolgimento sentimentale non vela
però lo sguardo della narratrice, che considera
con sguardo affettuoso ma lucido
la personalità di Pietro, al tempo stesso
sognatore e velleitario, diviso tra l'emancipazione
rappresentata dall'amore per
una ragazza così lontana dal suo mondo
e il richiamo agli obblighi ancestrali della
terra. Anche il ritratto della madre di lui, apparentemente fragile e depressa, in
realtà custode feroce dell'ordine familiare,
è di spietata esattezza.
L'amore che intride queste pagine è quindi
istintivo e intellettuale, complicato e semplice. E' amore per le parole che compongono
una vera e propria lingua del cuore,
accarezzata, piegata e scolpita con una
sensibilità sempre vigile. E' il romanzo di
quando la vita è una continua scoperta,
esplorazione dell'identità altrui e ricerca
della propria, di quando la scrittura incarna
un atteggiamento verso il mondo
pronto ad aprirsi a ogni esperienza, a godere
ogni gioia, a esporsi a ogni ferita.