Era il 1947 quando Moravia scrisse questo
soggetto cinematografico sulla Milano del
dopoguerra, con la collaborazione di Alfredo
Guarini, Massimo Mida e Gianni Puccini.
Il regista di questo film mai girato doveva essere
Roberto Rossellini. È una sceneggiatura inedita
di straordinaria potenza narrativa che fu
commissionata dalla Pirelli in occasione del 75°
anniversario dell’azienda e che in Italia
rappresenta un episodio importante nel rapporto
tra letteratura e cinema, tra cultura e industria.
È la storia di una famiglia legata alla fabbrica.
Provenienti dalla campagna e assunti nelle
maestranze dello stabilimento dei pneumatici
della Pirelli, i Riva vivono il periodo della
ricostruzione postbellica e la scoperta della più
grande metropoli italiana. Lontano dalla retorica
del progresso, Moravia ci descrive come nei
suoi romanzi più riusciti Gli indifferenti
o La romana i sacrifici quotidiani, i tormenti
esistenziali e identitari serpeggianti nella Milano
in corsa verso il futuro.
Attraverso i reparti di fabbrica, le strade buie e
umide della città e i quartieri operai, si delinea
una comunità di lavoratori che osserva e vive le
trasformazioni del proprio tempo. Il legame tra
i protagonisti e i colleghi si intreccia a un
racconto di lotta, dignità e resistenza, offrendo
uno spaccato autentico di un’epoca che
ha segnato indelebilmente l’identità di Milano.