L’edizione dei frammenti degli Stoici antichi di von
Arnim è a tutt’oggi la più completa e organica
raccolta di testi inerenti al pensiero dei primi Stoici,
e, in particolare, dei fondatori della Scuola, Zenone,
Cleante e Crisippo (IV-III sec. a.C.), e dei loro
immediati successori.
In più di 750 pagine (i tre volumi, più un quarto
di indici, dell’edizione teubneriana) di un greco
fittissimo, si trova delineato il sistema di pensiero
stoico a partire dai frammenti di logica, per finire
con quelli di etica, passando per le osservazioni
sulla fisica. L’ordine adottato dall’editore è quello
per lo più suggerito dagli stessi filosofi stoici; esso
però non corrisponde al valore assiologico di queste
parti del sistema filosofico, ma, potremmo dire,
ne esprime il valore argomentativo e didattico.
In verità, il vertice e il nucleo dello stoicismo
risiedono nell’etica, mentre la fisica e la logica ne
costituiscono rispettivamente l’apparato di sostegno
e di difesa, come se Zenone e i suoi successori
avessero trattato di logica e di fisica avendo sempre
di mira i contenuti dell’etica. L’atteggiamento fa sì
che i vari capitoli della raccolta, e quindi i vari temi
trattati, siano strutturalmente interdipendenti,
e si trovino in correlazione assai stretta. La
prospettiva sinottica, che si sforza di tenere sotto
controllo l’intero assetto della dottrina, riveste perciò
un ruolo privilegiato nello studio di questa corrente
di pensiero e impone la necessità di una traduzione
integrale.
Se si dovesse esprimere in poche nozioni quello
che è l’aspetto specifico della filosofia stoica,
occorrerebbe menzionare i concetti di Natura
(physis), di Ragione (logos) e di Provvidenza
(pronoia), ciascuno dei quali rivela una tale densità
e ricchezza di significati da coprire
indifferentemente la sfera morale, quella fisica
e quella logico-cognitiva, esprimendo in senso pieno
il carattere organico della morale stoica nel suo
sforzo di conciliare l’uomo con la Natura e, nel
contempo, di esaltarne la peculiarità e la diversità.
I due aspetti, pur nella loro divergenza,
caratterizzano quasi tutti i momenti della morale
stoica, che dipinge un ideale di saggezza
profondamente interiorizzato, con nessuna
concessione all’apparenza e perfino all’azione
esteriore, senza però trascurare la dimensione
sociale, anzi rivalutando la sfera giuridica e politica.