Questo volume rende giustizia al grande
drammaturgo George Bernard Shaw, premio
Nobel per la letteratura nel 1925. Per la prima
volta vengono offerte tredici commedie, quelle
più significative di un corpus composto da una
cinquantina di opere: tra queste, per citarne alcune,
figurano La professione della signora Warren,
Il seduttore, Le armi e l’uomo, L’altra isola
di John Bull, Uomo e superuomo, Pigmalione
e Santa Giovanna, ormai considerate classici
della storia mondiale del teatro.
Il testo originale, curato dallo specialista Dan
H. Laurence per la prestigiosa collana «Penguin
Classics», è accompagnato da nuove traduzioni
ampiamente commentate e da ricche prefazioni
con note introduttive e apparati critici:
un contributo fondamentale agli studi sul teatro
shaviano che permette di collocare i singoli
plays nel loro contesto storico-culturale. Ma c’è
di più: l’edizione prevede anche la pubblicazione
delle «prefaces», spina dorsale ideologica in cui
l’autore stesso spiega la concezione del suo teatro
di idee. Shaw, nella sua lunga e prolifica carriera,
visse intensamente le speranze e le illusioni che
alimentarono la fine dell’Ottocento e la prima metà
del Novecento, senza mai rinunciare allo spirito
iconoclasta e al gusto per il paradosso. I testi qui
raccolti – oltre a delineare un quadro evolutivo
del suo pensiero, da Carlyle al socialismo fabiano,
dal culto di Ibsen al concetto di superuomo –
illustrano ampiamente il suo percorso verso
la definizione di un «Nuovo Teatro», impegnato
a smascherare ogni forma di ipocrisia e teso
a denunciare i molti mali della società capitalista.