Lupo e Nicola nascono alle soglie del secolo nuovo, il Novecento,
ultimi della progenie di Luigi Ceresa, fornaio nel borgo
marchigiano di Serra de’ Conti. La vita dei Ceresa è durissima,
poveri mezzadri che vedono spegnersi figli e speranze una dopo
l’altra. Lupo, vigoroso e ribelle, e il fragile Nicola sopravvivono
forse in virtù della forza misteriosa che li unisce pur nella loro
diversità. Zari nasce in Sudan ma viene rapita ancora bambina
e convertita alla religione cattolica: in pochi sanno che questa
è l’origine della Moretta, la badessa del convento di clausura
di Serra, che con la sua musica straordinaria e la sua forza
d’animo è punto di riferimento per tutta la comunità.
Intanto il vento della storia soffia forte: le idee socialiste e quelle
anarchiche, la Settimana Rossa del ’14, la Grande Guerra,
l’epidemia di Spagnola. Lupo, Nicola e la Moretta dovranno
resistere e scoprire il segreto che lega le loro esistenze. Quella
della Moretta – suor Maria Giuseppina Benvenuti, e prima Zeinab
Alif, ancora oggi oggetto di culto – è una storia vera, le vicende
dei fratelli Ceresa sono invece immaginarie: ma in queste pagine
ogni personaggio è frutto di una rigorosa documentazione storica
e insieme di un’ardente partecipazione spirituale. Giulia Caminito
dà voce a chi non l’ha mai avuta, e si misura così con il grande
tema della fede, della speranza salvifica in un mondo migliore.