Sono ormai passati più di dieci anni da
quando il dottor Conradi ha fondato l’ospedale
di Waldfriede, e finalmente si è fatto
un nome che gli ha permesso di essere
accettato nella storica Società Chirurgica
di Berlino. Hanna, la sua fedele assistente,
rientra
in servizio dopo un periodo di cura
e fa la conoscenza di Lilly, l’ultima assunta,
un’infermiera poco più che ventenne e molto
volenterosa, che spicca tra le altre.
Ma dopo la crisi economica che ha travolto
l’Europa nel 1929, altre nuvole scure si addensano
all’orizzonte. Da quando Hitler e
il suo partito hanno guadagnato visibilità,
si è inasprito l’atteggiamento nei confronti
degli ebrei, anche di quelli che lavorano
al Waldfriede. Come il professor Kirsch, il
pediatra, che per Lilly non è più solo il suo
capo, ma semplicemente Rudolph, l’uomo
con il quale ama fare gite fuori porta nel
tempo libero.
Improvvisamente l’ospedale e il suo personale
sono sotto stretta sorveglianza, e Lilly,
dopo aver faticato ad acquisire le competenze
necessarie a curare i suoi piccoli pazienti,
è molto preoccupata per ciò che gli potrebbe
capitare. Inoltre si è ormai resa conto che
i suoi sentimenti per il dottor Kirsch vanno
al di là di una relazione puramente professionale,
e sospetta di non essere l’unica
a nascondere un segreto. I tempi si fanno
sempre più minacciosi, e Lilly è sempre più
disperata: dovrebbe rischiare tutto, anche
se significa perdere ciò che le è più caro?
Il secondo entusiasmante capitolo della saga
di Waldfriede, una storia appassionante
come solo la vita vera sa essere.