Il volume presenta la prima storia completa della vite e del vino negli Stati Uniti. Un libro utile per gli appassionati e indispensabile per gli specialisti - dai produttori ai commercianti ai ristoratori - perché consente di sapere tutto su origini, sviluppi e stato attuale di quella che è diventata una delle più importanti realtà produttive del mondo. Furono i vichinghi, primi esploratori del continente americano, a scoprire le viti americane: talmente presenti e fitte da indurli a battezzare il nuovo continente ''Vineland'', terra della vite. Si trattava però di viti selvatiche, mentre ci vorranno molti secoli perché la vitis vinifera riesca a ambientarsi al di là dell'Atlantico e perché nasca una vera industria enologica statunitense. Il percorso si potrà dire definitivamente compiuto solo negli anni Settanta del Novecento, a coronamento di una vicenda che è passata attraverso le navi dei conquistadores e l'opera di pionieri come Benjamin Franklin e Thomas Jefferson. Insieme, ci sono il contributo degli emigranti europei e, infine, la scoperta del vino da parte dell'élite californiana a partire dagli anni Sessanta, dopo che il Proibizionismo aveva in buona parte compromesso il vigneto americano. Di tutti questi passaggi il lavoro di Bensoussan dà conto in modo puntuale, tratteggiando personaggi e sottolineando fasi cruciali. Il tutto scegliendo uno stile di scrittura piano e accattivante, che privilegia il racconto e che sa mettere in luce, di questa storia, i tratti romanzeschi che contribuiscono a farne un grande affresco sociale, economico, umano.