Dolcetto o scherzetto? Quante volte ce lo siamo sentiti ripetere, il giorno di Halloween? Sappiamo tanto di questa festa, eppure allo stesso tempo conosciamo molto poco. Spesso si pensa che la notte delle streghe, con annesse zucche e mostriciattoli, ci arrivi direttamente dall’America, eppure Halloween ha delle radici molto, molto più antiche e misteriose…che poco hanno a che fare con i nostri amici oltreoceano. In origine, infatti, esisteva la festa di Semhain, un vero e proprio rito celtico che gli antichi irlandesi veneravano senza dolcetti o scherzetti. La festa si svolgeva come se fosse uno spartiacque fra l’estate e l’inverno, dove tutto ciò che si era accumulato durante i mesi caldi sarebbe stato usato nel rigido inverno irlandese. In quel periodo, fra la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno, il confine invisibile fra il mondo dei vivi e quello dei morti si sarebbe assottigliato…ed era proprio la benevolenza dei trapassati che si invocava in qualche modo. Oggi Halloween ha assunto un significato diverso ma altrettanto suggestivo, ricco di atmosfere tenebrose, quelle stesse atmosfere che vi propongo in questo percorso di letture…da brividi 😊
Partiamo con un testo che ha suscitato molta curiosità: Casa di foglie di Mark Z. Danielewski. Vi avverto subito: questo libro o lo ami o lo odi. Non ci sono vie di mezzo. Se ne avete l’opportunità, correte nella prima libreria che trovate, cercatelo e…apritelo. Sfogliatelo. Capirete di cosa sto parlando. L’autore ha creato un universo narrativo che è il corrispettivo letterario di un quadro di Escher, pagine fitte di scrittura dall’architettura impossibile, scritte in diagonale, pagine nere o completamente bianche, a volte bisognerà capovolgere il libro per leggere, a volte dovrete utilizzare uno specchio per decifrare le frasi. È una storia a scatole cinesi, ambientata in una misteriosa e gotica casa in cui compaiono stanze dietro muri che prima non c’erano e porte che conducono…lo scoprirete. Occorre pazienza per portare avanti il libri di Danielewski, ma credetemi, ne vale la pena.
Tre sono le figure archetipiche - simboliche del mondo delle tenebre – che non possono mancare nelle letture a tema Halloween. Vediamole.
Beh, il Diavolo vuole la sua parte. Se sei il Principe delle Tenebre, quantomeno ti è dovuto il primo posto sul podio con L’esorcista di William Peter Blatty. Se qualcuno ancora non lo sapesse, il celeberrimo film (perfetto per la notte di Halloween, fra l’altro) è tratto proprio dal libro di Blatty, che ne scrisse poi la sceneggiatura. Laddove lo schermo ha terrorizzato milioni di persone da praticamente mezzo secolo a questa parte, vi invito a cimentarvi con lo spaventoso testo che descrive minuziosamente cosa avviene all’interno di una normale famiglia quando il Male sedimenta. Potreste scoprire che il Diavolo, a volte, è il male minore, in un mondo fatto di credenze e fanatismi che poco hanno a che fare con la religione. La piccola Regan MacNeil resterà con voi…a lungo. Lei e il suo ospite, ovviamente.
La seconda figura è antica quasi quanto il Diavolo, e ha subìto nei secoli parecchie trasformazioni, sia storiche, sia letterarie, sia filmiche. Non è un caso che la consacrazione definitiva sia arrivata (guardate un po’) grazie a un autore irlandese dal nome altisonante di Abraham…vi dice qualcosa? Il diminutivo è Bram. Lui è Bram Stoker, il suo libro è Dracula, che vuol dire – coincidenza? – “Diavolo”. Ma non è di Dracula che voglio parlarvi, per quanto vi inviti, di nuovo, a restare nella libreria dove vi siete recati e riporre Danielewski per prendere il libro di Stoker. Per un appassionato del genere che stiamo trattando, una libreria senza una copia di Dracula è come un’auto senza motore.
La figura del vampiro è stata rivoluzionata e ha fatto appassionare intere generazioni a una delle autrici più creative della narrativa gotica, tale Anne Rice, con la sua creatura per eccellenza, il vampiro Lestat de Lioncourt, protagonista della serie di libri (oltre una decina) di Intervista col vampiro. Lestat è un vampiro romantico, ma non fatevi strane idee, nulla a che fare con sdolcinatezze e atteggiamenti naif. È la rappresentazione della creatura tormentata, alla ricerca eterna – proprio così: eterna, letteralmente – del senso della sua esistenza e combattuto fra le scelte di ciò che è bene e ciò che è male, scoprendo come spesso la giustizia sia un concetto individuale e per nulla corretto. Il secondo libro della serie, Scelti dalle tenebre, è uno dei libri più belli dell’intera bibliografia a tema vampiri che esista al mondo. Provare per credere.
Passiamo alla terza, affamata creatura della notte, intramontabile mito cinematografico e letterario. Di chi parliamo? Dello zombie, ovviamente! Entrato nell’immaginario collettivo soprattutto grazie alla cinematografia, le variazioni sul tema si sprecano anche in letteratura. Una delle più riuscite è indubbiamente l’originale storia raccontata da Max Brooks nel suo World War Z, da cui è stato tratto l’omonimo film. Dimenticate quegli esseri lenti seppur micidiali cui siamo abituati da decine di trasposizioni romanzate. I morti viventi di Brooks sono cattivi, velocissimi e spaventosamente…famelici! Un’epidemia non meglio identificata si diffonderà in tutto il mondo, sterminando la quasi totalità della popolazione e trasformandola in zombie. Se sei dalla parte dei sopravvissuti, pochi e sparuti, ti toccherà escogitare un sistema per continuare a restare…vivo. Il protagonista del libro andrà oltre, rappresentando forse l’ultima speranza dell’umanità di redimersi.
Lo sapete che esiste una mostra degli esseri umani? E che a Firenze è custodito il dito medio di Galileo? Avreste il coraggio di visitare l’antro della Sibilla? E il museo dei parassiti? O quello delle meraviglie meccaniche…sempre che non preferiate entrare – e resistere - nella stanza più silenziosa del mondo. Ebbene, concludiamo questa rassegna con un’opera di non fiction, l’Atlas Obscura, una vera e propria guida di viaggio enciclopedica e straordinariamente illustrata e corredata di foto dei luoghi più strani, meravigliosi e spaventosi del mondo. Cimiteri in cui vengono fatte pulizie delle ossa (ad Halloween!), e poi sirene, case sulle rocce, metropolitane abbandonate, nastri trasportatori lunghi quasi 100 km e vestiari di pelle umana. Ce n’è per tutti i gusti, e come recita il frontespizio del libro, il mondo è pronto a svelare i suoi misteri e i suoi segreti solo ai veri esploratori. Tutti gli altri sono turisti.
Lorenzo, libraio Giunti al Punto di Mesagne