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Recensione "Prima o poi sarò io casa mia", Marzia Sicignano

Ci sono libri da leggere con le mani che tremano ed il cuore che ascolta, un cuore che però, piano piano, va in frantumi, e poi, parola dopo parola, viene ricucito con ago e filo dinchiostro. 

Questo è uno di quelli, che sa ferire con la verità e curare con la poesia, attraverso una narrazione delicata e profonda che Marzia Sicignano ci ha consegnato già dai tempi di Io, te e il mare, che alterna proprio la prosa alla poesia e che in questo libro rappresenta un inno alla forza di ricominciare 

È la storia della protagonista Mirea, sotto forma di diario post rottura della sua storia damore che ne ripercorre le tappe principali avvalendosi dellincontro con altri personaggi e con il proprio bagaglio di sofferenze, talvolta questi personaggi le sono sconosciuti, ed è proprio partecipando al loro dolore che si rende conto di quanto lei non si ama, di come non si accetta, di quanto mangia poco perché vorrebbe sparire, diventare invisibile. 

È un libro che a suo modo riesce a trasmettere la forza necessaria a chi sta cercando di rialzarsi dopo una delusione o una sofferenza e ci ricorda che si può ricominciare, sempre. 

Mirea ha solo venticinque anni e vede in un attimo tutto il suo mondo crollare, lei che credeva di avere tutto: una casa tutta sua casa, un lavoro appagante, lamore quello vero, quello del e vissero per sempre felici e contenti. Ci prova ad andare avanti, a credere in sé stessa ed invece si rende conto che è difficile separare lamore dal dolore.  

Il tema principale, sfogliando le pagine, sembra essere proprio lamore verso unaltra persona, ma ben presto ci si accorge che c’è qualcosa di molto più importante, c’è la necessità di capire che prima degli altri, prima persino della persona che più amiamo al mondo, ci siamo noi stessi e quello che ci regala infine è un bellissimo messaggio di conforto e soprattutto di forza, per resistere alla vita, ma anche un podi speranza nel futuro e di amore per sé stessi. 

È un libro per chi ha amato tanto, troppo, e nel farlo ha dimenticato come si fa a respirare da soli. 

"Prima o poi sarò io casa mia" è un prodromo di rinascita: solo transitando attraverso tutto il dolore subito e vissuto si può accettare quello che ormai non si può cambiare e, forse, voltare pagina.  

Carmen, libreria Giunti al Punto di Policoro.

Marzia Sicignano
Mirea ha venticinque anni e tutto sembra avere un posto preciso nella sua vita: ha un lavoro, un amore che la fa sentire al sicuro, una casa piena di sogni condivisi. Ma basta un attimo e tutto va in frantumi. Pietro, il compagno che pensava sarebbe stato il suo "per sempre", ha tradito la sua fiducia e la loro storia. Di colpo, Mirea si ritrova senza un centro, senza una direzione e un'identità. Ogni certezza è crollata, come ogni progetto per il futuro. Così parte. Da Roma a Paros, poi Corfù, Mykonos, Budapest, tutti i luoghi in cui è stata felice con il fidanzato: uno zaino sulle spalle e dentro solo l'essenziale, ma niente che la protegga davvero dal peso dei ricordi. Ovunque vada, incontra sconosciuti che sembrano portarsi dietro ferite simili alle sue: ogni storia è uno specchio, ogni città un luogo da attraversare anche con l'anima. Mirea scrive, ascolta, inizia a guardarsi timidamente con occhi nuovi, inciampa, resiste. Si mette a nudo, nel senso più profondo del termine, attraversando il dolore, la nostalgia, il senso di colpa, e scoprendo che quando resti senza più niente l'unica direzione possibile è quella che ti riporta a te. "Prima o poi sarò io casa mia" è una storia intensa, intima. Un racconto in cui le parole, in un'alternanza di prosa e poesia, parlano al cuore, scavano e accarezzano, fanno male e sussurrano coraggio. Un inno alla forza di ricominciare. Un vero e proprio abbraccio per chi ha amato tanto, troppo e forse nel modo sbagliato, e nel farlo ha dimenticato come si fa a respirare da soli.
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“Guarda avanti, perché indietro non c’è niente. Guarda avanti perché, se guardi indietro, resti lì, e il futuro non lo vedi più.”