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Consigli di letteratura araba: viaggio nella realtà affascinante e complessa del Medio Oriente

Cinque libri, ambientati tra il mondo arabo e il Medio Oriente, ci conducono alla scoperta di una realtà tanto affascinante quanto complessa.


Il segreto di Leila è l'autobiografia di Kooshyar Karimi, medico fuggito dall’Iran, attualmente residente in Australia con status di rifugiato politico. Nel romanzo si alternano le voci dell'autore e di Leila, complici in un episodio illecito. Lei è una giovane ragazza ingenua, immatura, con il cuore fragile come un cristallo. Non ha mai esplorato il mondo, ma vuole conoscere ciò che è sempre rimasto fuori dalla sua portata: desidera ardentemente l'amore, ma l'amore clandestino è un delitto capitale nella Repubblica islamica dell' Iran. Leila un giorno si innamora e arriva ben presto sull'orlo dell' abisso: è all'ottavo mese di gravidanza quando si rivolge alla seconda voce del romanzo, quella del medico Karimi. La giovane si trova di fronte a una scelta disperata: suicidarsi, essere uccisa dai familiari per disonore, essere lapidata dal sistema di giustizia iraniano o, come ultima speranza, esporsi a un rischioso intervento di aborto. Questo è ciò di cui si occupa l'autore clandestinamente: rispondere a ogni richiesta di aiuto, rischiando l'impiccagione. Il coraggio di Leila rappresenta la battaglia di tutte le donne iraniane in un romanzo di denuncia contro le assurde ingiustizie del brutale regime fondamentalista degli anni '70.





Una bottiglia nel mare di Gaza, di Valérie Zenatti, è un romanzo epistolare ambientato nel 2003, ma che tratta un tema tristemente attuale: l'infinito conflitto arabo-israeliano. Tal ("rugiada del mattino") è una ragazza diciassettenne israeliana, brillante, curiosa e piena di speranza. In seguito a uno degli innumerevoli attentati nei pressi del suo quartiere, decide di scrivere in una lettera ciò che non riesce a esprimere a voce: è possibile arrivare alla pace tra i popoli attraverso il dialogo e l'amicizia? Come si vive a Gaza? Tal dona la bottiglia contenente queste domande alla striscia di mare di fronte a Gaza. Ma non si tratta di una bottiglia qualsiasi: è lo champagne, emblema della speranza, stappato da Tal e dalla sua famiglia il 13 settembre 1993, in occasione della ratifica degli accordi di Oslo. Sarà Naim ("paradiso"), ventenne palestinese scontroso e ironico, a scovarla. Attraverso uno scambio di e-mail e chat si instaura così un legame sempre più profondo tra i due, i quali arrivano a condividere confessioni di sogni e di aspettative future, di terrore e di angoscia, alla ricerca di altri colori diversi dal rosso del sangue e dal nero dell'odio. Tal e Naim sono nati dove la terra brucia, dove i giovani si sentono vecchi molto presto e dove è un miracolo morire di morte naturale. "Noi siamo i Romeo e Giulietta del terzo millennio, ma non c’è nessuno che possa raccontare la nostra storia”.



Uri e Sami è un libro per ragazzi, ma consigliabile anche a lettori più adulti, scritto dall’autrice israeliana Dalia B. Y. Cohen nel 1995. Uri è ebreo, Sami è arabo e i loro popoli sono in conflitto. I due ragazzi si conoscono casualmente in una grotta, condividendo alcuni giorni insieme. Da questo incontro, nonostante la guerra, il terrorismo e i pregiudizi, nasce un'amicizia innocente e quasi impossibile. Insieme progettano di imparare a vivere insieme, abituandosi alle rispettive lingue, usanze e cibi. Se ci sono degli arabi musulmani e degli arabi cristiani, possono esserci anche degli arabi ebrei. A questo proposito Uri e Sami cercano di spiegare il loro punto di vista e i loro sentimenti, di trovare un compromesso per andare oltre ciò che li divide. Un piccolo racconto incentrato sul dialogo tra popoli e sui bambini: il futuro è nelle loro mani.



Le voci di Marrakech di Elias Canetti, pubblicato nel 1967, è il suggestivo reportage scritto in seguito al soggiorno dello scrittore in Marocco nel 1954. Invitato a Marrakech da un amico regista impegnato in un nuovo film, Canetti spera di rigenerarsi prendendosi una pausa dalla letteratura. L'autore vaga tra le strade di Marrakech senza nessuna guida, con il solo intento di trovare nuove idee, sfruttando il naturale flusso della città per alimentare le sue esperienze sensoriali. Il vivace suk (il mercato arabo) della piazza centrale è il luogo ideale in cui ritrovare l'ispirazione perduta, con i suoi mille aromi e colori, con le sue voci, i suoi volti e le sue continue contrattazioni sul prezzo. Lo scrittore si lascia andare alla sensazione di salire sui tetti delle terrazze di Marrakech per immergersi in quella che sembra una seconda città piena di vita: da lì, infatti, si scorgono minareti, palme, i monti dell'Atlante circondati da una fulgida luce, rondini sfaccendate e gatti annoiati. La mite vita notturna cittadina è sempre scandita da una malinconica musica araba e l'alba è annunciata ogni giorno dalla solenne voce del muezzin che rompe il silenzio. Un diario di viaggio pieno di incontri e di scoperte che, attraverso la meticolosa descrizione di ogni sensazione provata dall'autore, ci trasporta direttamente nelle affascinanti strade di Marrakech.



Arabesco di Umberto Pasti, è la storia dell'amicizia tra il protagonista, collezionista stabilitosi a Tangeri, e un fantasma, un dendue, che nel cuore di una notte d'estate gli si palesa all'improvviso come un'allucinazione, presentandosi come il padrone di Tabarek Allah, la casa in cui il collezionista si è stabilito. Il dendue è pallido in viso, vestito in giacca e gilet color fumo di Londra, con una voce remota e metallica come una lamiera che vibra al vento e con un'aura sbiadita come una foto sovraesposta. Si chiama Diego Mullor Heredia ed è stato un pittore nato vicino a Cadice alla fine del secolo decimonono, ed è ora intenzionato a far scrivere al nostro protagonista la storia della sua casa e di tutti i proprietari che l'hanno abitata. Il collezionista da parte sua è ossessionato dall'arte arabesca, soprattutto dai tessuti: nei suoi viaggi in Egitto, in Siria e nel nord del Marocco ha accumulato ricami, seta, rafia e damaschi. Tra i due nasce ben presto un rapporto di affetto e sincerità; lo spirito seguirà ovunque il suo nuovo amico, come un elfo ubriaco, sempre pronto a tirare fuori gli aneddoti passati riguardanti la "loro" casa. "Non sono mai stato così vivo da quando sono morto". Oltre ad una storia di insolita amicizia il libro ci presenta anche un'affascinante descrizione della cultura e dell'arte locali.

 

Lucrezia, libraia di Valdichiana

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