Quanto può un errore casuale cambiare il destino di una vita apparentemente perfetta?
Un messaggio d’amore inviato alla persona sbagliata innesca una reazione del tutto inaspettata: nel giro di pochi giorni un marito irreprensibile, padre di tre figli, comincia a modificare lo sguardo verso quella che fino a ieri era solo una compagna di lavoro. Un “ti amo” mandato per sbaglio e ricambiato con un altrettanto inaspettato “anch’io ti amo” genera una tempesta perfetta, una scossa improvvisa che mette in crisi certezze, abitudini e affetti costruiti in anni di equilibrio familiare.
Quell’uomo, abituato a una vita ordinata e prevedibile, si ritrova travolto da pensieri che non sa più governare. Ogni giorno, la collega – prima presenza neutra e rassicurante – diventa un punto di attrazione, un mistero da decifrare. Inizia così un gioco sottile di sguardi, silenzi e tentazioni, in cui il desiderio cresce come un incendio nascosto sotto la cenere. Nel tentativo di reprimere l’irruzione dell’imprevisto, il protagonista scopre invece quanto fragile sia il confine tra fedeltà e tradimento, tra responsabilità e passione.
La quotidianità familiare – i figli, la routine, la moglie che si allontana senza accorgersene – si intreccia con un turbamento sempre più forte. L’errore iniziale si trasforma in un pensiero fisso, in una deriva mentale che lo porterà a confrontarsi con la parte più vulnerabile e segreta di sé.
Con la sua solita scrittura elegante, ironica e profondamente umana, Domenico Starnone aggiunge un ulteriore tassello alla sua esplorazione dei rapporti di coppia, ponendo l’accento su quanto sia facile mandare all’aria un’esistenza felice. Destinazione errata diventa così una riflessione lucida e inquieta sul caso, sul desiderio e sull’inevitabile fragilità delle relazioni: basta un gesto minimo, una distrazione, per cambiare rotta e scoprire che, a volte, la vera destinazione è quella che non avevamo mai immaginato.
Armando, libraio Giunti al Punto Giugliano
«La casa brucia proprio quando ci pare di avere il controllo assoluto del fuoco.»