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Recensione "Cambio vita vado al sud", Alessandro Brunello

Vi capita mai di fermarvi e realizzare che non siete felici? Di pensare che il lavoro d’ufficio ed un piccolo e freddo appartamento non facciano più per voi? Siete quindi alla ricerca di un libro spassoso perfetto per l’estate? 

 

"Cambio vita, vado al sud" di Alessandro Brunello (Salani Editore) è quello che state cercando, perché proprio lui, in queste pagine, ci toglie di dosso la malinconia di fine estate, il profumo di salsedine annodato ai ricordi di infanzie fugaci. 

 

Il protagonista del libro è lo stesso autore, Alessandro, che si rende conto di come vivere a Milano, tra cene di lavoro e zone ztl, non sia adatto a lui; quindi decide di trasferirsi in Puglia dove finalmente ritrova la sua momentanea felicità. In queste pagine si alternano capitoli ricchi di humor ad altri che sono vere e proprie riflessioni filosofiche, nonché lezioni di storia, sociologia, probabilmente anche psicologia. Ci guida nell’esplorazione dell’universo dei terroni e ci insegna come questa parola  abbia un significato etimologico ben diverso da quello che comunemente viene attribuito a chi abita le terre del sud. 

 

La felicità e la consapevolezza delle scelte fatte da Alessandro è palpabile, però, è anche un’attenta riflessione per noi stessi. Sono davvero felice? È davvero questa la vita che voglio? Quanto tempo dedico davvero a me stesso e alle cose che mi piacciono?  

 

Lo stesso autore scrive “Vivere per avere di più e pensare sempre a quello che non abbiamo, ci allontana dalla vera felicità, dalla serenità, dalla comprensione del senso delle cose e del valore delle relazioni”, perché l’attenzione per le piccole cose sembra aver ceduto il passo al lusso: ridiamogli la sua importanza vitale 

 

Quindi perché focalizzarci solo sul valore materiale delle cose che non abbiamo e non provare a inseguire la felicità delle piccole cose che ci circondano, di rapporti umani che ci segnano, dell’amore per i contatti sociali e per le tradizioni che per lungo tempo hanno accompagnato i nostri nonni. Un piccolo passo al giorno verso la nostra felicità, nel posto che più ci rende felici. 

Con ‘Cambio vita, vado al sud – diventare terroni e vivere felici’, Alessandro Brunello non ci invita a trasferirci al sud (o forse un pochino sì) ma ci invita a cercare il terrone che già è in ognuno di noi. 

 

Carmen, libraia Giunti al Punto di Policoro 

Alessandro Brunello
Ti capita mai di fermarti per caso e realizzare di non essere felice? Di pensare che il lavoro d'ufficio e un appartamento troppo stretto all'improvviso non fanno più per te? Forse il problema non è solo quello che fai, ma anche l'aria che respiri e il posto in cui vivi. A quarantasei anni, Alessandro si divide fra bagni all'Idroscalo, 'il mare di Milano', e apericena aziendali. Nel suo DNA ci sono i geni del milanese perfetto. Non si ferma mai, va a cento all'ora. La sua quotidianità è fatta di multinazionali, startup e intelligenza artificiale. Poi un giorno sente un click nella sua testa e decide di mollare tutto. Si trasferisce in Puglia, stravolge la sua vita e trova qualcosa a cui non era più abituato: la felicità. Il Nord apre le porte a tutti i tuoi sogni, è vero. Ma esiste anche un modello mediterraneo di felicità, in cui l'amore peri contatti sociali, i pranzi lunghi diciotto ore, il ruolo decisivo della famiglia e l'attenzione alle piccole cose hanno un'importanza vitale. Perché al Sud il benessere è quasi una scienza e come tale può essere appresa, studiata e condivisa. Mettendo a disposizione la sua esperienza in 'Southshifting', Brunello insegna - con naturalezza e ironia - non tanto a diventare terroni, quanto a trovare il terrone che si nasconde in ciascuno di noi. Non esistono regole per la felicità, ma esistono posti in cui essere felici non è poi così impossibile.
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