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Recensione "Come uccidere la tua anima gemella", L. M. Chilton

Avete voglia di un buon thriller ma non sapete proprio quale scegliere?

Qualche mese fa è uscito un titolo perfetto da portare sotto l’ombrellone che ha stupito piacevolmente i lettori del genere, mescolando un ritmo leggero e frizzante a una buona dose di black humor. Sto parlando di Come uccidere la tua anima gemella di L.M. Chilton, pubblicato da Giunti Editore. 

 

Dopo la rottura con il fidanzato Noah, la protagonista Gwen Turner decide di iscriversi su Connector, una app di incontri che potremmo paragonare al nostro Tinder. Infatti, grazie ad un semplice movimento del dito è sufficiente scorrere a destra o a sinistra per decidere se un profilo è interessante o in linea con i propri gusti. Sembra così semplice scegliere, peccato che ogni incontro si rivela un flop e Gwen non riesce mai ad andare oltre il primo appuntamento. Ma quando i ragazzi con cui è uscita vengono assassinati uno dopo l’altro, iniziano i veri problemi. La polizia capisce che lei è la chiave di questi omicidi e che forse non è poi così innocente come vuole far credere. E proprio quando tutte le ipotesi sembrano ormai confermate, le ultime 100 pagine saranno pronte a ribaltare tutto!  

 

Un thriller page-turner molto attuale perché mette sotto la lente di ingrandimento il mondo delle app di dating e ci fa interrogare su quanto siamo davvero disposti a fidarci di qualcuno che conosciamo a malapena. Il vero amore può arrivare anche navigando online, ma c’è chi pur di non restare solo è disposto a provarle tutte, ingannando e nascondendo la sua vera natura. Attraverso il bizzaro personaggio di Gwen viene analizzato soprattutto il tema della superficialità delle relazioni nell’era di Internet. 

 

Un romanzo sorprendente che tiene incollato alle pagine, un misto tra rom-com e giallo, ricco di colpi di scena inaspettati. Perfetto per chi ha amato personaggi iconici come Alice Allevi, Annabella Abbondante o Teresa Papavero. 

 

Agnese, libraia Giunti al Punto di Corigliano-Rossano 

L.M. Chilton
Reduce da una drammatica rottura con Noah, il fidanzato storico, Gwen è decisa a voltare pagina. Si iscrive così su Connector, la app di incontri del momento, crea il suo profilo – Gwen Turner, 29 anni, barista part-time, Eastbourne – e comincia a fare match in modo compulsivo. Tra quelli che passano la serata a bere per dimenticare la ex, chi online mente in modo spudorato sull’età, maschi incredibilmente egocentrici e narcisisti al quadrato, ogni appuntamento si rivela però più disastroso del precedente. Per fortuna basta scorrere il dito verso sinistra per scartare un pretendente e visualizzare un nuovo papabile fidanzato: le possibilità sembrano infinite. Ma quando gli uomini con cui è uscita vengono uccisi uno dopo l’altro in modo efferato, a Gwen diventa chiaro che il filo rosso che unisce tutti questi omicidi è proprio lei. E diventa chiaro anche alla polizia. Forse è meno innocente di quanto voglia far credere? O magari, dietro all’ultimo profilo a cui ha messo “mi piace”, si nasconde uno spietato assassino? Se è vero che trovare l’amore può rivelarsi un gioco al massacro, allora a Gwen non resta che indagare per scoprire chi sia l’artefice di questo perfido piano. Un ritmo incalzante e una penna intrisa di black humour: finalmente un romanzo dissacrante e attualissimo, tra giallo e rom-com, sul crudele mondo del dating online.
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