All’interno di Hotel Magnifique c'è tanta, tanta magia, in ogni sua forma. L’hotel che dà il nome al romanzo di Emily J. Taylor appare ogni dieci anni ed è il più magico e magnificente che sia mai esistito. I viaggiatori che possono accedervi visitano luoghi meravigliosi per due settimane e l’hotel regala loro una sensazione di felicità; nonostante questo tutti devono accettare di perderne ogni ricordo una volta ritornati a casa.
Jani e Zosa sono due sorelle e sognano di entrare a lavorare al suo interno. Il maître dell’hotel, Alastair, è il più grande suminare del mondo, termine utilizzato per indicare i maghi temuti da tutti, coloro i quali possono causare anche la morte, tanto che venivano catturati e uccisi fin da piccoli. Sfortunatamente Jani non ottiene il lavoro mentre sua sorella Zosa, dalla voce angelica, riesce a entrare. Per un caso fortuito la ragazza si imbatte in Bel, anch’egli un suminare e lo convince a farla passare riuscendo a trovarle un lavoro come domestica, tutto per poter vegliare sulla sorella più piccola. Tra i due ragazzi nasce subito un’intesa ma Jani non sa che il tenebroso Bel in realtà è il Magnifique, colui che si occupa dello spostamento dell’hotel ogni settimana. La realtà si rivelerà più complicata e sinistra del previsto. Lavorando costantemente, Jani scoprirà che ogni suminare possiede un artefact, un ricettacolo di magia usato per tenere la magia sotto controllo, e proprio Alastair intende scovarli tutti non soltanto per protezione ma soprattutto per avidità. Così comincerà la grande avventura di Jani che verrà a conoscenza di se stessa come mai aveva fatto prima, tra intrighi e passioni, accompagnata nel suo cammino da Bel che non riesce in alcun modo a starle lontano.
Hotel Magnifique è un fantasy avventuroso, coraggioso e con una protagonista forte, decisa a salvare se stessa e la sua famiglia a costo di perdere tutto ciò che ha. I personaggi sono complessi e con una storia ben definita alle spalle. Persino i villain hanno un tocco di classe e alcuni sono capaci di mettere in discussione tutto ciò che fin a quel momento si è pensato di loro. La parte più bella è proprio la magia, vi farà venire voglia di assaggiarne un pizzichino. Gli oggetti magici sono differenti e variegati, si passa da tazze da the a chiavi incantate fino ad arrivare a fermagli di acciaio e coltelli a serramanico. La penna dell’autrice è scorrevole e ben strutturata. Questo fantasy ha tutti gli elementi per stupirvi con numerosi colpi di scena e fuochi d’artificio.
Angela, libraia Giunti al Punto di Policoro
Che il tuo artefact ti guidi verso ciò che il tuo animo desidera.