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Recensione "Il ragazzo sbagliato", G. Borgatti e C. Cavina

Desi è una ragazza di quasi diciassette anni fatta di silenzi e, spesso, di incapacità di esprimere, attraverso le parole giuste, i propri sentimenti. Nella sua solitudine, si interroga su quale possa essere la parola adatta da usare quando ci si dimentica di tutto tranne che del proprio dolore. L’unico interlocutore delle sue lunghe e sempre uguali giornate pare essere il frigorifero di casa sua, al quale Desi ama affidare tutti i suoi pensieri, compresi i più profondi.

 

Eppure Desi non è sempre stata una ragazzina spenta e amante della solitudine. Non a caso, prima di partire per una vacanza in Messico, Simo rappresentava la sua spalla destra, il suo porto sicuro, la sua migliore amica. Ma improvvisamente, e senza spiegazione alcuna, Simo sparisce. Non risponde più ai suoi messaggi, interrompendo dall’oggi al domani un rapporto fatto di complicità, affetto e fiducia. Un rapporto al quale Desi affidava tutte le sue fragilità. 

 

Allo stesso tempo, come se non bastasse, il suo amato fratello Pierpaolo (soprannominato Pippi) resta vittima di un terribile incidente, evento che sconvolge irrimediabilmente tutti gli equilibri della famiglia come un fulmine a ciel sereno.

 

Tutto sta crollando. Desi piomba in un vero e proprio deserto in mezzo al quale si perde completamente: non capisce più quale possa essere la direzione giusta da seguire per riuscire a trovare il proprio posto nel mondo. E a poco servono le attenzioni del suo caro compagno di classe Dario, l’unico che sembri ancora in grado di vederla. Desi, ogni giorno di più, si sta infatti trasformando in un’ombra invisibile che né lei né i suoi genitori riescono più a distinguere. Almeno fino al momento in cui non inciampa tra i frantumi della sua vita Jader, il ragazzo sbagliato…

 

Il ragazzo sbagliato è uno Young Adult che, con uno stile limpido e coinvolgente, riesce a tracciare alla perfezione il ritratto dell’adolescenza e di tutte le difficoltà che essa comporta. È inoltre un romanzo che affronta tematiche profonde e complesse come la solitudine, il dolore, la perdita e che riflette sul valore dell’amicizia, dell’amore e della famiglia. Con vibes che ricordano in parte L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito, Il ragazzo sbagliato è anche uno splendido romanzo di formazione che ci insegna che anche quando ci sentiamo vulnerabili e invisibili c’è sempre qualcuno in grado di vederci davvero. Perché, come ricorda Leonard Cohen, quando c’è una crepa in ogni cosa “è da lì che entra la luce”. 

 

 Giorgia, libraia Giunti al Punto Silvi Marina

Giada Borgatti, Cristiano Cavina
Desi è sola. Prima dell’estate Simo era la sua migliore amica, ma poi è partita per il Messico e ha smesso di rispondere ai suoi messaggi. L’inizio della scuola è desolante senza Simo. Che c’è, ma non per lei. Anche Pippi, il fratello grande, è lontano: ha avuto un incidente in moto e si sta riprendendo con grande difficoltà. I silenzi in famiglia non aiutano. L’unico con cui Desi parla è il frigorifero; l’unica consolazione, il violino, ogni tanto. E poi arriva lui, il ragazzo sbagliato. Jader, una felpa col cappuccio che lo avvolge nel mistero e un zigzag di cicatrici sul collo. Parla pochissimo, di sé non dice nulla. Chi è davvero? Perché Simo è tanto cambiata? Come fare per aiutare Pippi a tornare alla vita?
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Vado piano. Non per paura di andare in frantumi. Sono già un mucchietto di schegge anch’io: ma non voglio disperderle, metti caso che un giorno trovo una colla per riattaccarle e tornare com’ero.

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