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Recensione "J.R.R. Tolkien. Artista e Illustratore"

John Ronald Reuel Tolkien, autore de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit – opere che hanno consacrato lo scrittore nel mondo della letteratura – è considerato uno dei padri del genere fantasy. Dopo la lettura delle due più celebri opere del filologo inglese, molti appassionati hanno continuato il loro viaggio alla scoperta di Tolkien, catturati dal suo genio e dalla sua creatività. In effetti, l’autore ha lasciato un’eredità letteraria non indifferente e, grazie alla cura del figlio Christopher, sono giunte a noi bozze e opere incompiute che ci permettono di approfondire la complessità strutturale che caratterizza i suoi capolavori. 

 

Un personaggio eclettico come Tolkien non si è esaurito all’interno del – seppur vasto – mondo della letteratura, ma, sin da bambino, ha sentito l’esigenza di esprimersi anche attraverso l’arte. Wayne G. Hammond e Christina Scull hanno scritto J.R.R. Tolkien. Artista e illustratore proprio con l’intenzione di far conoscere al pubblico il lato artistico dell’autore. Le illustrazioni dell’ideatore della Terra di Mezzo sono un tassello fondamentale per comprendere la sua creatività.Tolkien non era un pittore professionista, ma si dilettava con passione nel disegno, ritagliandosi piccoli momenti nelle sue occupatissime giornate scandite dai vari impegni accademici. Ciò che lo spingeva al disegno era un mero amore disimpegnato verso quest’altra forma d’espressione che, pur non prevedendo l’uso delle parole, si dimostra ugualmente carica di significato.  

 

Nelle prime pagine Hammond e Scull mostrano alcuni disegni del piccolo Ronald, in cui da subito è possibile notare l’abilità e la creatività nello sperimentare timidamente nuove tecniche; la narrazione prosegue fino a rivelare l’esplosione artistica di Tolkien durante gli anni da studente ad Oxford. Quello intrapreso è un vero e proprio viaggio insieme all’autore inglese, è un Tolkien che ci parla attraverso i colori e che ci svela i suoi sogni, mostrando così ciò che una penna difficilmente può trascrivere. Ed eccoci catapultati nei meravigliosi luoghi della Terra di Mezzo. Si rimane affascinati dalle maestose illustrazioni riguardanti Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli: la pace di casa Baggins; l’imponenza della Montagna Solitaria; la struttura inespugnabile di Minas Tirith; la solennità di Gran Burrone. 

 

Infine, ad arricchire questa raccolta, un capitolo dedicato ai disegni con cui il professore “accompagnò” i racconti scritti per intrattenere ed incantare i suoi figlioletti. Piccole opere d’arte che giungono a noi come un dono ereditato: mondi straordinari che regalano ad ogni visione suggestioni fantastiche. 

 

 

Francesco, libraio Giunti al Punto di Policoro 

Christina Scull, Wayne G. Hammond
J.R.R. Tolkien ha espresso il suo talento artistico più grande con le parole, ma si è cimentato anche con le immagini. Per lui infatti parole e immagini erano strettamente legate, e dai dipinti come dai disegni emerge tutta la sua forza mitopoietica: paesaggi, città, creature fantastiche, sotto i nostri occhi sfila di tutto, in alcuni casi per la prima volta. Se infatti i suoi libri sono stati letti da milioni di persone, alcune espressioni della sua arte sono poco note: accanto alle illustrazioni ormai iconiche legate allo Hobbit e al Signore degli Anelli, i curatori hanno raccolto qui anche le immagini che Tolkien ha realizzato per i suoi figli (in particolare per le Lettere da Babbo Natale e Mr. Bliss), esempi della sua calligrafia espressiva e i suoi contributi alla tipografia e al design dei suoi libri.
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